Mina, nessuna e centomila: ecco il nuovo album, perché è inarrivabile

Può essere tutto quello che vuole grazie al fatto che non la vediamo da quasi cinquant’anni. È tutto quello che vuole. È stata un’aliena, Mina, una Paperina, una scimmia, una culturista. Oggi nella copertina del nuovo disco è la polena di una nave, una figura femminile misteriosa e imponente. «Uno dei dischi che l’ha divertita di più in assoluto, una voce che ha stupito anche noi, per la sua età», ammette il figlio manager Massimiliano Pani presentando Gassa d’amante. (Liberoquotidiano.it)

Su altre fonti

Simbolico, come sempre, il titolo del disco: la gassa d’amante è uno dei nodi principi della tradizione marinara; un nodo tra i più stretti e resistenti, anche a simboleggiare il legame tra due persone. (CremonaOggi)

«Mina è anzitutto una maestra di emozioni», l’ha descritta così Nicola Gardini, scrittore e professore di Letteratura comparata a Oxford. Nel cuore pulsante della Milano Music Week, il Teatro della Triennale ha accolto la presentazione di Gassa d’Amante, il nuovo album di inediti di Mina, disponibile dal 22 novembre 2024. (Io Donna)

Il titolo riprende il nome di un nodo utilizzato in navigazione. Così, seguendo la metafora marinaia, la cantante attraversa il mare di emozioni per raccontare le varie facce dell’amore Mina torna con un nuovo disco, “Gassa d’amante”. (Dire)

Dal 22 novembre è disponibile ‘Gassa d’amante’, nuovo album di inediti di Mina che è un “esempio di coraggio, dignità e rispetto della musica”. (Funweek)

Quindici minuti di buio. Di buio e musica. Lontano dal bombardamento delle immagini, dalla frenesia del prossimo step, dagli smartphone che distraggono. Quindici minuti per ascoltare, in anteprima, alcuni brani di Gassa d'amante, il nuovo album di Mina, presentato in quest'evento esclusivo - di concentrazione, di raccoglimento, di attenzione e sorpresa - alla Triennale di Milano, pochi giorni prima del suo debutto, previsto per il 22 novembre, in uscita per PDU. (Vogue Italia)

«C’è molto da dire su questo disco e su Mina per come sceglie e pensa, come riesce a rimanere contemporanea pur tenendo altissimo il livello qualitativo di quello che fa e a farsi seguire anche da un pubblico che non l’ha mai vista in tv o sui giornali e ne sente solo parlare». (La Stampa)