Il carcere di Trapani: una violenza 'ineluttabile'
Una violenza percepita come ineluttabile. E' un altro degli aspetti dell'inchiesta che oggi ha portato all'arresto di diversi agenti in servizio al carcere di Trapani. Dalle indagini emerge una sorta... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ne parlano anche altre fonti
Detenuti trascinati sui corridoi bagnati, spinti nelle celle a calci, ricoperti di liquidi, bagnati con acqua e urina. E parlamentari di maggioranza, che negano l’esistenza di un problema sistemico e spingono per cancellare il reato di tortura (left)
«Ciò che è accaduto nel carcere di Trapani non è un caso: è il risultato di una propaganda al veleno fatta ogni giorno dalle istituzioni, che alimenta un clima di odio nei confronti di chi sta scontando una pena». (La Repubblica)
Il Nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, con l’ausilio di alcuni reparti territoriali e del Prap Sicilia, coordinati dal Nucleo investigativo centrale, ha dato esecuzione a un'ordinanza di misure cautelari degli arresti domiciliari e della misura interdittiva della sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di 25 poliziotti in servizio nel carcere Pietro Cerulli. (Adnkronos)
Il racconto choc delle violenze: "Spogliati e colpiti con acqua e urina" È un quadro agghiacciante quello che emerge dall'inchiesta sulle presunte violenze nel carcere Pietro Cerulli di Trapani. Il reato ipotizzato è quello di tortura, oltre all'abuso di autorità e falso ideologico in concorso. (Today.it)
Il “reparto blu” del carcere Pietro Cerulli di Trapani sarebbe stato trasformato in un girone infernale. È qui che i detenuti avrebbero subito delle torture dagli agenti della polizia penitenziaria arrestati nel blitz coordinato dalla Procura della Repubblica. (Livesicilia.it)
TRAPANI – Venticinque poliziotti penitenziari, accusati di tortura e abuso d’autorità contro detenuti del carcere Pietro Cerulli di Trapani, sono stati raggiunti da misure cautelari e interdittive: 11 arresti domiciliari e 14 sospensioni dal pubblico ufficio. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)