Imposto il coprifuoco in Bangladesh, dispiegato l'esercito

Più informazioni:
Ucraina

L'ufficio della premier del Bangladesh Sheikh Hasina ha annunciato il coprifuoco nazionale e il dispiegamento di forze militari per mantenere l'ordine dopo giorni di sanguinose proteste studentesche. «Il governo ha deciso di imporre il coprifuoco e di schierare l'esercito in aiuto delle autorità civili», ha detto all'AFP il portavoce di Hasina, Nayeemul Islam Khan (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altre testate

Il numero delle vittime tra i manifestanti è salito a 50. La misura è stata messa in atto a seguito dell’ulteriore intensificarsi delle proteste: i manifestanti hanno dato l’assalto alla sede della televisione statale sfondando l’ingresso e dando fuoco anche ai veicoli parcheggiati all’esterno. (Il Fatto Quotidiano)

Gruppo di giovani appicca il fuoco alla casa circondariale - 50 morti - Disordini e caos scoppiati da inizio mese contro le norme sulle quote riservate per l'assunzione nel pubblico impiego Narsingdi – Studenti assaltano un carcere in Bangladesh, liberati diversi detenuti. (Tuscia Web)

La polizia fa sapere che “i manifestanti hanno appiccato il fuoco e compiuto atti vandalici” contro gli uffici della televisione statale Btv e dell’agenzia nazionale per la gestione dei disastri, nonché contro altri edifici delle forze di sicurezza e del Governo. (L'Opinione delle Libertà)

Bangladesh, proteste studentesche: 64 morti

In Bangladesh, sono scoppiate proteste di massa in risposta alle recenti riforme del governo. Le manifestazioni, che hanno coinvolto migliaia di persone, sono state accolte con una violenta repressione da parte delle forze dell'ordine. (Panorama)

Non si fermano le proteste in Bangladesh, dove la situazione è sempre più tesa. Gli scontri nel paese asiatico tra le forze dell'ordine e gli studenti, che manifestano contro un sistema di quote riservate di assunzione nel pubblico impiego, hanno provocato 50 morti, tra cui un giornalista, secondo un calcolo effettuato dall'agenzia Afp sui dati forniti dagli ospedali di tutto il paese. (Today.it)

Dal Bangladesh, dove il governo ha imposto un blocco quasi totale delle comunicazioni, arrivano notizie intermittenti e drammatiche: continuano le proteste studentesche contro la reintroduzione della norma che prevede il 30% dei posti di lavoro pubblici agli eredi dei combattenti per l’indipendenza, ma esse assumono significati sempre più politici, di piena contestazione al governo della prima ministra Sheikh Hasina, la leader dell’Awami League che dal 2009 governa con mano autocratica il Paese da 170 milioni di abitanti. (il manifesto)