Bangladesh impone coprifuoco e dispiega l'esercito in seguito a violente proteste

Il governo del Bangladesh, guidato dalla primo ministro Sheikh Hasina, ha imposto un coprifuoco nazionale e ordinato il dispiegamento dell'esercito in risposta a giorni di violente proteste riguardanti l'assegnazione dei posti di lavoro statali. Queste manifestazioni hanno causato la morte di almeno 50 persone negli ultimi giorni.

Le proteste studentesche in Bangladesh continuano nonostante il blocco quasi totale delle comunicazioni imposto dal governo. Queste proteste sono scaturite dalla reintroduzione della norma che prevede la riserva del 30% dei posti di lavoro pubblici agli eredi dei combattenti per l'indipendenza. Tuttavia, le proteste stanno assumendo significati sempre più politici, trasformandosi in una piena contestazione al governo della prima ministra Sheikh Hasina, che dal 2009 governa con mano autocratica il Paese da 170 milioni di abitanti.

L'ufficio della premier del Bangladesh, Sheikh Hasina, ha annunciato il coprifuoco nazionale e il dispiegamento di forze militari per mantenere l'ordine dopo giorni di sanguinose proteste studentesche. "Il governo ha deciso di imporre il coprifuoco e di schierare l'esercito in aiuto delle autorità civili", ha detto all'AFP il portavoce di Hasina, Nayeemul Islam Khan.

Un gruppo di studenti ha assaltato un carcere in Bangladesh, liberando diversi detenuti. Questi giovani scolari protestano contro la legge che consente ai veterani della guerra d'indipendenza di avere un 30% di posti riservati nel settore pubblico. Le manifestazioni in Bangladesh sono iniziate all'inizio di luglio.

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