Polveriera Bangladesh: 50 morti negli scontri per le proteste degli studenti

Polveriera Bangladesh: 50 morti negli scontri per le proteste degli studenti
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Approfondimenti:
Il Sole 24 ORE ESTERI

A pochi mesi dalle controverse elezioni che le hanno consegnato uno storico quarto mandato consecutivo, il primo ministro del Bangladesh sta affrontando la sfida più difficile da quando è stata confermata alla guida del Paese. La minaccia viene da un movimento di studenti esasperati dalla mancanza di prospettive di lavoro e da un sistema di quote nelle assunzioni nel settore pubblico che favorisce una piccola minoranza di giovani a discapito di tutti gli altri. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

Gli scontri nel paese asiatico tra le forze dell'ordine e gli studenti, che manifestano contro un sistema di quote riservate di assunzione nel pubblico impiego, hanno provocato 50 morti, tra cui un giornalista, secondo un calcolo effettuato dall'agenzia Afp sui dati forniti dagli ospedali di tutto il paese. (Today.it)

Dal 1° luglio il Bangladesh è scosso da un movimento di protesta studentesco che chiede una riforma delle assunzioni nella pubblica amministrazione, sullo sfondo di una grave crisi occupazionale tra i laureati di questo Paese di 170 milioni di abitanti. (Corriere del Ticino)

In Bangladesh, sono scoppiate proteste di massa in risposta alle recenti riforme del governo. Finora, 32 studenti sono stati uccisi durante gli scontri. (Panorama)

Sale a 50 il numero dei morti per le proteste antigovernative in Bangladesh. Arrestato nella capitale anche il leader dell’opposizione

Non cessano le proteste studentesche contro le norme sull’assunzione del servizio civile. Decine le persone decedute. (L'Opinione delle Libertà)

E un gruppo di giovani ha assaltato il carcere nel distretto centrale di Narsingdi, liberando "centinaia" di detenuti prima di dare fuoco all’edificio. Sono decine le vittime in Bangladesh a seguito delle proteste studentesche. (L'Unione Sarda.it)

La misura è stata messa in atto a seguito dell’ulteriore intensificarsi delle proteste: i manifestanti hanno dato l’assalto alla sede della televisione statale sfondando l’ingresso e dando fuoco anche ai veicoli parcheggiati all’esterno. (Il Fatto Quotidiano)