Bangladesh, violente proteste: governo impone coprifuoco e dispiega esercito

Bangladesh, violente proteste: governo impone coprifuoco e dispiega esercito
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LAPRESSE ESTERI

Nelle manifestazioni sull'assegnazione dei posti di lavoro statali hanno perso la vita decine di persone In Bangladesh il governo della primo ministro Sheikh Hasina ha annunciato un coprifuoco nazionale in tutto il Paese e ordinato il dispiegamento dell’esercito dopo giorni di violente proteste sull’assegnazione dei posti di lavoro statali, in cui almeno 50 persone hanno perso la vita negli ultimi giorni. (LAPRESSE)

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Non si fermano le proteste in Bangladesh, dove la situazione è sempre più tesa. Gli scontri nel paese asiatico tra le forze dell'ordine e gli studenti, che manifestano contro un sistema di quote riservate di assunzione nel pubblico impiego, hanno provocato 50 morti, tra cui un giornalista, secondo un calcolo effettuato dall'agenzia Afp sui dati forniti dagli ospedali di tutto il paese. (Today.it)

"Ho riportato la mia famiglia in Bangladesh per le vacanze estive - ci racconta al telefono - la manifestazione degli studenti era pacifica, poi tre giorni fa tutto è cambiato: sono iniziati gli scontri, gli spari, le persone sono costrette in casa e non c'è più internet quindi ho difficoltà anche a mettermi in contatto con la mia famiglia". (MBNews)

Narsingdi – Studenti assaltano un carcere in Bangladesh, liberati diversi detenuti. Giovani scolari in protesta contro la legge che consente ai veterani della guerra d’indipendenza di avere un 30% di posti riservati nel settore pubblico, manifestano in Bangladesh da inizio luglio. (Tuscia Web)

Polveriera Bangladesh: 50 morti negli scontri per le proteste degli studenti

La misura è stata messa in atto a seguito dell’ulteriore intensificarsi delle proteste: i manifestanti hanno dato l’assalto alla sede della televisione statale sfondando l’ingresso e dando fuoco anche ai veicoli parcheggiati all’esterno. (Il Fatto Quotidiano)

Le proteste studentesche in corso in Bangladesh vanno avanti da settimane, portando morte e distruzione, soprattutto nelle vie della capitale, Dacca, a causa di un'inaspettata escalation delle manifestazioni. (ilmattino.it)

La minaccia viene da un movimento di studenti esasperati dalla mancanza di prospettive di lavoro e da un sistema di quote nelle assunzioni nel settore pubblico che favorisce una piccola minoranza di giovani a discapito di tutti gli altri. (Il Sole 24 ORE)