Salvini rilancia: "Posso andare al Viminale". E lancia la campagna leghista contro banche e multinazionali

A Matteo Salvini piacerebbe tornare al Viminale e il saluto ai milanesi - con panettone e bollicine per gli auguri di Natale - è l'occasione giusta per ribadirlo, ma questa volta in maniera meno vaga di quanto gia fatto nelle prime ore dopo la sentenza di Palermo. «Ne parlerò con Giorgia (Meloni, ndr) ma siamo contenti del ministro che c'è», dice. Le sue parole sono un po’ una risposta a distanza… (La Stampa)

Su altri giornali

Al ministero degli Interni c’è un amico, una persona che ha la mia amicizia e fiducia come Matteo Piantedosi. Sicuramente occuparsi della sicurezza, e la serenità di milioni di italiani e qualcosa di bello a cui tutti vorrebbero ambire, e se qualcuno in passato poteva dire che Salvini non poteva tornare agli Interni perché c’è un processo in corso per la sua condotta da ministro, adesso questa alibi non c’è più. (LAPRESSE)

Le centinaia di messaggi e chiamate, dagli alleati sovranisti Orban e Le Pen ma pure da «politici di sinistra». L'accelerazione sulla riforma della giustizia: «Separare le carriere, da ieri, è ancora più urgente». (ilgazzettino.it)

La sentenza di primo grado del processo Open arms è il "segnale che abbiamo la stragrande maggioranza di magistrati preparati e coraggiosi, che applicano le leggi prescindendo dalle loro idee politiche" e che "questo processo, fondato sul nulla, non si sarebbe nemmeno dovuto cominciare: e comunque avrebbe dovuto coinvolgere (Secolo d'Italia)

Se la sinistra racconta un'assoluzione-sconfitta

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha commentato in modo provocatorio sui propri profili social alcune dichiarazioni risalenti a 8 mesi fa rilasciate dallo scrittore e giornalista Roberto Saviano. (Virgilio Notizie)

Carlo Nordio, Guardasigilli del governo Meloni, ex magistrato, il "terrore" delle Coop rosse e non solo, si accende una sigaretta e apre le porte del suo ufficio al ministero, in via Arenula. (ilgazzettino.it)

Perché c'è stato un momento nel quale la filosofia ha rischiato di schiantarsi e concludere ancora giovane quella corsa millenaria che ne avrebbe invece fatto la spina dorsale (e pensante) dell'umanità. (il Giornale)