Biden, doppia gaffe al vertice Nato, prima chiama "Putin" Zelensky, poi "Trump" la sua vice Kamala Harris - VIDEO

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Il Giornale d'Italia ESTERI

Raffica di gaffe per Joe Biden al termine del vertice NATO. Il presidente statunitense ha spiegato velocemente che i Paesi liberi non devono temere nessuna invasione, poi ha passato la parola al presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Tuttavia in quel momento ha regalo uno dei suoi innumerevoli scivoloni: "Ora passo la parola al presidente dell’Ucraina. Signore e signori, vi presento Putin". In sala è calato il gelo e dopo qualche attimo è stato lo stesso Biden a correggersi: "Ah non Putin… Zelensky: è che sono molto concentrato su Putin". (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il leader democratico, durante la conferenza stampa finale, si è reso protagonista di due pesanti gaffe, avendo prima chiamato l'ucraino Volodymyr Zelensky "il presidente Putin" e poi scambiato la sua vice Kamala Harris con il rivale repubblicano Donald Trump. (Liberoquotidiano.it)

Gli Stati Uniti hanno annunciato ieri che i jet F16 promessi sono già partiti, dalla Danimarca e dai Paesi Bassi, ed entro l’estate saranno operativi sui cieli di Kiev per respingere gli attacchi della Russia. (Corriere della Sera)

Lupoi, OICE: “L’espansione incredibile degli ultimi tre anni deve essere accompagnata da un disegno di “politica industriale” per il nostro settore, per crescere ancora in Italia e competere meglio all’estero, riaffermando la grande cultura tecnica italiana” (Impresa Italiana)

Meloni e i dubbi di Salvini sulle armi a Kiev: nessun problema, la linea dell'Italia è chiara

Washington, 12 lug. - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky al termine del vertice Nato a Washington. "Al centro del colloquio - si legge in una nota di Palazzo Chigi - l'andamento del conflitto in corso, a partire dalle gravi conseguenze del bombardamento russo dell'ospedale pediatrico di Kiev. (Il Sole 24 ORE)

Roma, 12 lug. - "Tutti hanno detto, ed è così, che non ci fosse un mandato" per i viaggi di Viktor Orban a Mosca e Pechino ma "se fossero iniziative che possono portare uno spiraglio di pace e di diplomazia io non ci vedrei niente di male, direi 'ben venga' ma quando si dà questo segnale e il giorno dopo si ottiene che un ospedale viene bombardato, questo dimostra che non c'è nessuna volontà di dialogo da parte di Putin". (Il Sole 24 ORE)

In Italia è ormai tarda notte quando nella hall del quasi centenario hotel St. La presidente del Consiglio rivendica la linea filo-atlantica e pro Ucraina, proprio nel giorno in cui l’Alleanza ha dato il via libera a un sostegno da 40 miliardi di dollari per la causa militare di Kiev. (il Giornale)