Truffa milionaria, arrestato agente Banca Progetto: chi è

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Morti sul lavoro

L'agente monomandatario di Banca Progetto, Marco Savio, è stato arrestato oggi nell'ambito di una doppia inchiesta delle procure di Monza e Brescia. Si tratterebbe del fratello di Paolo Savio, magistrato della procura nazionale antimafia e antiterrorismo. Gli indagati nel filone di indagine, coordinato dalla procura di Monza e condotto dalla guardia di finanza di Como, sono 28. A dodici di loro viene contestata l'associazione per delinquere. (Adnkronos)

Su altre fonti

Insegne nuove, macchinari e persino operai assoldati come figuranti: questo è il “cinema” messo in scena dagli arrestati nelle inchieste parallele della Procura di Monza e Brescia. Aziende manipolate prima dell'arrivo degli ispettori della banca destinata a concedere i finanziamenti. (ilmessaggero.it)

Sono 19 le misure cautelari eseguite dalle Fiamme gialle del comando provinciale di Como: sette persone sono finite in carcere, sette ai domiciliari e cinque sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. (Il Fatto Quotidiano)

È il «cinema», come dicono gli intercettati, che erano soliti mettere in scena gli arrestati nelle inchieste parallele della procura di Monza e di Brescia che hanno scoperto una truffa milionaria su finanziamenti garantiti dallo Stato attraverso il Fondo di garanzia gestito da Mediocredito Centrale spa. (il manifesto)

Catalano (Pef): “Guardia di Finanza aumenta i controlli sul gioco”

Leggi tutta la notizia Tre persone arrestate, svariate perquisizioni, oltre a 6 milioni e 700mila euro sequestrati. (Virgilio)

Per convincere il funzionario che doveva valutare la richiesta di finanziamento organizzavano se necessario una messinscena da film: capannone affittato ad hoc, cancelli riverniciati e insegne posizionate per l’occasione, personale pronto a recitare a beneficio dell’ispettore inviato a controllare lo stato della società che chiedeva di poter accedere ai fondi garantiti dallo Stato. (Espansione TV)

Lo ha detto il maggiore Angelomarino Catalano, comandante della sezione tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria (Pef) della guardia di finanza di Lecce a margine di “In nome della legalità”, l’appuntamento organizzato da Codere Italia nel capoluogo salentino. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)