Che aria si respira in Israele, a un anno dall'attacco di Hamas

Sono arrivato all'aeroporto di Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele, in un giorno di inizio settembre. Manca un mese al primo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Settembre è un periodo in cui solitamente i turisti abbondano. Invece mi ritrovo in coda ai controlli insieme a un rabbino italiano, una influencer russa adolescente e due badanti ucraine. Le ultime sono lavoratrici stagionali, vanno e vengono da Odessa passando per la Moldavia: sembrano abituate alla trafila e andranno ad aggiungersi alla vasta comunità di parlanti russo in Israele. (WIRED Italia)

Su altri media

NEW YORK – «Nel mondo si è scatenato uno tsunami di odio contro gli ebrei. Sfrutta Gaza come scusa, ma nasce dall’antisemitismo radicato». Ascoltando la denuncia di Marina Rosenberg, Senior Vice President for International Affairs dell’Anti-Defamation League, sembra di tornare ai momenti più bui del secolo scorso. (la Repubblica)

Domenica inaugurazione della mostra nata al Museo di Tel Aviv per ricordare l'eccidio del 7 ottobre di Alberto Angelino Nei prossimi giorni... Inaugurazione domenica 6 ottobre alle ore 11 In sala Carmi. (Virgilio)

L’anniversario dell’attacco feroce di Hamas contro Israele e contro la civiltà, il 7 ottobre 2023, si presta ad alcune riflessioni. Questo terribile evento pervade ancora di orrore le coscienze per la sua efferatezza, così come ci indigna nel profondo la tragedia delle migliaia di vittime civili palestinesi e la situazione insostenibile degli abitanti di Gaza. (La Stampa)

Il coraggio nel kibbutz decimato da Hamas: Nir Oz vuole ancora pace

INSUFFICIENTI – La fascia destra è un problema estremamente serio per l’Inter. Contro il Torino sono arrivate conferme (in negativo) dalle prestazioni degli esterni utilizzati da Simone Inzaghi tra primo e secondo tempo. (Inter-News)

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ANSA (Avvenire)