Guerra in Medio Oriente, un anno dopo l'incursione di Hamas

- Il 7 ottobre segna un triste anniversario: un anno fa, l'incursione sanguinaria di Hamas ha spalancato le porte a un conflitto che, ancora oggi, continua a mietere vittime e a generare sofferenza. L'avanzata dell'esercito israeliano in Libano e l'attacco missilistico scagliato da Teheran sono solo gli ultimi sviluppi di una guerra che sembra non avere fine. Gaza, Cisgiordania, Libano, Iran, Yemen, Siria e Iraq: questi sono i sette fronti di guerra aperti da Israele dopo l'attacco di Hamas.

Rula Jebreal, intervenendo al talk politico 'Accordi&Disaccordi', ha definito il 7 ottobre 2023 un crimine di guerra, sottolineando come i crimini di guerra vadano combattuti con il ripristino della legalità internazionale, senza giustificare le azioni di Israele. Le sue parole riflettono il sentimento di molti che, pur condannando il terrorismo, chiedono giustizia e non vendetta.

Nel frattempo, la vicesindaca Carla Cocilova, cooperatrice internazionale da oltre 20 anni, ha espresso la sua furia nei confronti di chi è rimasto in silenzio di fronte a questa tragedia, criticando anche il governo italiano per la sua inazione. La sua testimonianza, raccolta a Pontedera, mette in luce la frustrazione e la rabbia di chi, da anni, lavora per portare pace e stabilità in una regione martoriata dai conflitti.

Il 7 ottobre è anche l'anniversario dell'eccidio di 1200 israeliani, uccisi dai terroristi di Hamas.

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