Laura voleva un figlio poi la lite e il delitto. In casa trovati dei test di gravidanza
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Laura Papadia avrebbe tanto voluto diventare madre. Ma quel desiderio di genitorialità non era condiviso con il marito, in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario dopo aver confessato di aver ammazzato la moglie all’alba di mercoledì mattina. In passato c’erano state discussioni tra i due per questa differenza di vedute. E proprio questo argomento, potrebbe essere stato l’innesco dell’ultimo litigio prima dell’omicidio. (Corriere dell'Umbria)
Ne parlano anche altre fonti
SETTORE: Personale Operaio INSERITO DA: Orienta spa – IL GIORNO: 19/02/2025 (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
L’uomo mercoledì pomeriggio nell’interrogatorio è apparso piuttosto lucido ed in base ad una prima ricostruzione dei fatti l’ipotesi è quella di un gesto d‘impeto scattato durante una discussione tra la coppia finita in tragedia. (LA NAZIONE)
La donna al telefono, ex moglie del presunto omicida, ha parlato con lui. Strangola la moglie, Laura Papadia, 36 anni, poi tenta di gettarsi da un ponte. (il Giornale)
Donna trovata strangolata nella sua abitazione a Spoleto: il compagno confessa Una tragedia sconvolge la città di Spoleto, dove una donna di 36 anni, Laura Papadia, è stata trovata morta nella sua abitazione nel centro cittadino. (StatoQuotidiano.it)
Non ce l’ho fatta più». È una confessione piena, tra le lacrime, quella che Nicola Gianluca Romita, 47enne milanese, ha reso al procuratore capo di Spoleto Claudio Cicchella nel corso di un interrogatorio fiume, durato almeno 6 ore al Commissariato di Spoleto, dove è stato condotto dopo essere stato bloccato sul ponte delle Torri dove minacciava il suicidio. (corriereadriatico.it)
Papadia era originaria di Palermo e come Romita era arrivata a Spoleto nel 2023 per assumere l’incarico che le aveva dato il gruppo Gabrielli, di cui fa parte il supermercato in cui lavorava e dove ieri alle 15, compreso il terribile accaduto, sono stati chiusi i battenti e rimandate a casa le colleghe di Papadia, comprensibilmente scioccate dall’accaduto. (Corriere dell'Umbria)