Confindustria Cuneo presente all’Assemblea nazionale: «Tante proposte concrete per le nostre imprese»

Confindustria Cuneo insieme a Confindustria nazionale per portare sul tavolo di discussione con il Governo le priorità che riguardano le imprese del territorio. È la posizione che l’associazione cuneese, rappresentativa di 1.200 aziende e 57.000 addetti, ha assunto al termine dell’Assemblea generale di Confindustria, la prima del nuovo presidente nazionale Emanuele Orsini, che si è svolta mercoledì 18 settembre, a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”. (IdeaWebTv)

La notizia riportata su altri giornali

Se la nomina di Raffaele Fitto ai vertici del nuovo governo europeo è la prima pietra del nuovo modello di una destra di governo, affidabile e autorevole, capace di sedere con successo nel salotto buono dell'Unione, come ha scritto Alessandro Sallusti su queste colonne, non v'è dubbio che l'evento cui abbiamo assistito ieri in Confindustria rappresenta la seconda pietra di una costruzione che promette fondamenta robuste. (il Giornale)

In questa doppia prima presenza e nelle dichiarazioni che le hanno accompagnate si colgono il segnale di una “infrastruttura” istituzionale, qual è Confindustria, e di una leadership di governo che vogliono collaborare lealmente con un'apertura a tutti i soggetti sociali per fare insieme le cose. (ilmattino.it)

Poi, sui temi concreti, domani si vedrà. La parola d'ordine è: coesione. (Nordest Economia)

«Per quest’anno la Commissione europea prevede che l’Italia cresca dello 0,9 per cento, una previsione più alta di quella prevista per l’Eurozona, di quella prevista per la Germania, di quella prevista per la Francia. (Pagella Politica)

Davanti a tutto il governo schierato in prima fila, il leader degli imprenditori punta il dito contro l’Europa: «Non dobbiamo dimenticare che oggi le transizioni – energetica, ambientale e digitale – pongono fondamentali quesiti industriali, politici ed etici che non possiamo più ignorare». (La Stampa)

Dalla strigliata all’Europa sul Green deal, «impregnato di troppi errori che mettono a rischio l’industria», alle mosse sollecitate al governo dalla Manovra in giù, tra piano casa, nucleare, incentivi agli investimenti, grimaldelli da reintrodurre come l’Ace e «pazzie» da cambiare come la legge 231 per le aziende piccole. (ilmessaggero.it)