La tragedia di Scampia nelle parole di un'infermiera: "Quei volti ricoperti di calcinacci, lacrime e sangue"

"Una notte infernale. Non dimenticherò mai quei volti ricoperti di paura, le lacrime, lo shock sul viso di chi era presente e ha visto tutto". A parlare è una delle infermiere che, il 22 luglio scorso, ha soccorso i feriti nel crollo della Vela celeste a Scampia. Affida il ricordo di quella tragica notte all'associazione Nessuno tocchi Ippocrate e ammette: "Mai in cinque anni di pronto soccorso mi sono sentita più persa, più inerme, più vuota". (Today.it)

Ne parlano anche altre fonti

Già nel 2016 erano state segnalate delle criticità per «la corrosione dei ballatoi» e il «rischio per i residenti». (il Giornale)

La manifestazione è partita davanti alla sede dell'università, dove si trovano gli sfollati che non possono tornare in casa dopo la tragedia. Al momento il bilancio è di tre morti. (Sky Tg24 )

Secondo l’autore di Gomorra – che lessi a suo tempo e, devo dire, mi era pure piaciuto -, è tutta colpa di quelli che non hanno fatto niente per Scampia. Poche volte ho trovato scritto su un giornale un articolo così egocentrico, lamentoso e fazioso. (Tempi.it)

Scampia, indagini sul crollo alle Vele: nominato il perito.

Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua diretta su Facebook. “Noi della Regione Campania siamo disponibili a dare una mano per il futuro rispetto al problema di lunga data nella Vela Celeste di Scampia. (anteprima24.it)

Quando nominiamo la parola ballatoio pensiamo a quello dei palazzi con le scale, ai pianerottoli dove si aprono le porte verso le nostre case, ma a Scampia i ballatoi sono delle vere e proprie vie. (L'HuffPost)

Minuti per la lettura NAPOLI – Si intensificano le indagini sulla tragedia della Vela Celeste di Scampia, dove lo scorso lunedì il crollo di un ballatoio ha causato la morte di tre persone e il ferimento di numerosi cittadini, tra cui sette bambini. (Quotidiano del Sud)