Nell’indotto di Stellantis è il momento dei tagli: Fionda vuole licenziare un terzo dei dipendenti

C’è la prima azienda dell’indotto di Stellantis a pagare la più recente crisi di vendite del gruppo automobilistico. Le vetture non si producono e quindi arrivano i licenziamenti. Ad annunciarli è stata Fionda, spiegando di voler tagliare un terzo dei suoi 93 dipendenti. L’azienda, con sede a Frosinone e stabilimento a Cassino, fa parte della filiera dell’ex Fiat: compie le lavorazioni di qualità per le Maserati Grecale prodotte nello stabilimento ciociaro. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Fim, Fiom e Uilm non scioperavano unitariamente nell’ex gruppo Fiat dal febbraio 1994, dai tempi del piano Morchio. Lo rifaranno venerdì 18 ore per otto ore in tutto il settore automotive con manifestazione nazionale a piazza del Popolo a Roma. (il manifesto)

L’orizzonte più promettente è altrove. “La direzione ha ufficializzato un considerevole calo di richieste di Panda, la cui produzione passa dalle attuali 395 vetture a turno a 320 vetture a turno. (La Gazzetta dello Sport)

La crisi delle fabbriche italiane di Stellantis si sta rivelando più grave del previsto, con significativi cali di produzione e incertezze legate ai nuovi modelli. A Mirafiori, gli addetti alla linea di assemblaggio hanno lavorato solo cinque giorni a luglio e altrettanti a settembre. (WIRED Italia)

«Scioperiamo insieme contro Urso e Stellantis per salvare l’industria»

La strategia omicida di John Elkann, perché è evidente la decisione di Stellantis di ridurre ai minimi termini la produzione di auto in Italia, accompagnata a quella di atrofizzare ogni tentativo di innovazione, ricerca e sviluppo, invertendo una rotta intrapresa qualche anno addietro, ha almeno avuto un risultato positivo. (Fiom-Cgil)

Come era facilmente immaginabile, la crisi di Stellantis ora va a riverberarsi in maniera inquietante sull’indotto. La prima azienda a pagare in tal senso sarà Fionda, i cui lavoratori saranno chiamati a pagare il prezzo di scelte sbagliate a livello politico e dirigenziale. (ClubAlfa.it)

La produzione è crollata di un ulteriore 30% nei primi sei mesi dell’anno, dopo un 2023 già disastroso. «Cari Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi, la situazione degli stabilimenti italiani di Stellantis e della componentistica auto collegata è disastrosa. (Open)