"Pace attraverso la forza". Ecco come sarà la politica estera di Trump

A meno di una settimana dal voto che ha riconsegnato la Casa Bianca e, a quanto sembra, anche il controllo della Camera e del Senato ai repubblicani, le cancellerie dei Paesi alleati degli Stati Uniti attendono con trepidazione l’insediamento il 20 gennaio del 2025 della nuova presidenza di Donald Trump. I partner storici degli Usa temono infatti che il secondo mandato del tycoon possa essere caratterizzato da una politica estera isolazionista dalle conseguenze disastrose, tra gli altri, per l’Europa, il Giappone, la Corea del Sud e Taiwan (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

Abbiamo analizzato i dati di 6 categorie di elettori ed elettrici Usa: genere, etnia, età, residenza, appartenenza politica e coloro che hanno votato per la prima volta. Ecco cosa è emerso (Open)

Min lettura di Natalia Antelava (Valigia Blu)

Come molti hanno scritto in questi giorni, la vittoria di Trump segna un passaggio storico. Anche se, essendo basata su un mix di elementi eterogenei, se non anche contraddittori, è molto difficile dire a quali esiti condurrà. (Avvenire)

La scelta oligarchica, i voltafaccia, le accuse ai neri: gli errori che hanno affondato Harris

L'analisi del voto Usa e le prospettive che da noi neanche consideriamo: perché The Donald ha vinto e soprattutto grazie a chi. È in atto una crisi isterica collettiva di livello planetario. Innescata dalla vittoria di Donald J. (AlessioPorcu.it)

Per chi vota una donna? Non per una donna, s’è letto e ripetuto negli ultimi giorni dopo l’esito del voto americano, provando a interpretare le ragioni del fallimento di Kamala Harris (dopo quello di Hillary Clinton) a partire dalla sua storia personale, da un profilo forse troppo elitario per poter risultare vicino alle masse di donne “normali” chiamate ai seggi, da un modello di leadership troppo influenzato da quello maschile e maschilizzato di Trump. (Avvenire)

Donald Trump deve un’immensa gratitudine al partito democratico: cinicamente, con un calcolo machiavellico che credevano geniale, i notabili del partito (Joe Biden in testa) hanno fatto di tutto per aiutare Trump a riconquistare ancora una volta la nomination del Grand Old Party. (Corriere della Sera)