Con questo meteo autunnale si rischia
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Estremo. Gli ultimi anni hanno visto un incremento degli eventi dannosi che si verificano con sempre maggiore frequenza, e la nostra capacità di prevederli e gestirli è messa costantemente alla prova. Purtroppo, i mari surriscaldati contribuiscono molto al rischio. Una combinazione sorprendente I mari, soprattutto il Mediterraneo, rappresentano oggi una fonte inesauribile di energia per le perturbazioni. (Tempo Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Con l’arrivo dell’Autunno, l’attenzione si concentra inevitabilmente su come il meteo influenzerà le prossime settimane. Questa stagione, un tempo caratterizzata da temperature più miti e piogge moderate, si sta trasformando in un periodo ricco di fenomeni estremi sempre più difficili da prevedere. (Meteo Giornale)
L’aumento di fenomeni temporaleschi estremi sembra colpire specifiche aree geografiche con una frequenza e intensità crescenti, suggerendo una sorta di “predilezione geografica“. Questo comportamento, osservato in varie regioni del pianeta, è influenzato da numerosi fattori, tra cui la conformazione fisica del territorio, l’interazione tra le correnti atmosferiche e l’effetto del riscaldamento globale. (MeteoWeb)
TRENTO. Lo studio è stato condotto dal gruppo di ricerca internazionale World Weather Attribution: “Tramite l'analisi dei dati osservati e simulazioni modellistiche – spiegano gli esperti della Società meteorologica italiana – i ricercatori hanno stimato che i cambiamenti climatici di origine umana (incremento di emissioni e concentrazioni di gas serra) oggi hanno raddoppiato la probabilità e aumentato del 7% l'intensità di piogge estreme come quelle di metà settembre in Europa centro-orientale” (il Dolomiti)
Negli ultimi anni, stiamo osservando una crescita preoccupante degli eventi meteo dannosi che si verificano con una frequenza sempre maggiore. Questa tendenza mette a dura prova la nostra capacità di prevedere e affrontare le emergenze legate al clima. (Tempo Italia)
Il Mediterraneo è considerata una delle aree in cui gli effetti del cambiamento climatico saranno più forti e i dati che abbiamo sulle temperature lo confermano: dal 1955 al 2023, abbiamo osservato un aumento medio di 2 gradi, dato che siamo passati da una temperatura media di 13,5°C a circa 15,5°C. (LA NAZIONE)
Il riscaldamento globale sta portando a cambiamenti climatici senza precedenti, con un incremento significativo della frequenza e dell’intensità dei fenomeni meteorologici estremi. (Tempo Italia)