Allerta inondazioni in Europa, il cambiamento climatico e le sue conseguenze

- Il cambiamento climatico, indotto dall'uomo, ha avuto un impatto significativo sulla probabilità e l'intensità delle forti precipitazioni che hanno portato alle gravi inondazioni verificatesi in Europa. Un gruppo di ricercatori provenienti da Repubblica Ceca, Polonia, Austria, Paesi Bassi, Svezia, Francia e Regno Unito ha condotto uno studio, pubblicato dal World Weather Attribution (WWA), che ha analizzato come questi fenomeni meteorologici estremi siano diventati sempre più frequenti e intensi.

L'aumento di fenomeni temporaleschi estremi sembra colpire specifiche aree geografiche con una frequenza e intensità crescenti, suggerendo una sorta di "predilezione geografica". Questo comportamento, osservato in varie regioni del pianeta, è influenzato da numerosi fattori, tra cui la conformazione fisica del territorio, l'interazione tra le correnti atmosferiche e l'effetto del riscaldamento globale. Settembre, in particolare, è stato un mese caratterizzato da molti disastri dovuti a piogge eccezionali in varie parti del mondo: dall'Asia, flagellata dal tifone Yagi, all'Europa centrale e orientale devastata dalla tempesta Boris e agli USA sudorientali appena colpiti dal violento uragano Helene.

In Italia, le eccezionali inondazioni nel Sahel e le alluvioni in Emilia Romagna, nelle Marche e in Toscana hanno messo a dura prova la capacità di previsione e gestione degli eventi estremi. Gli ultimi anni hanno visto un incremento degli eventi dannosi che si verificano con sempre maggiore frequenza, e la nostra capacità di prevederli e gestirli è messa costantemente alla prova. Purtroppo, i mari surriscaldati contribuiscono molto al rischio.

I mari, soprattutto il Mediterraneo, rappresentano oggi una fonte inesauribile di energia per le perturbazioni. La combinazione di mari surriscaldati e correnti atmosferiche instabili crea le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni meteorologici estremi, che colpiscono con forza devastante le regioni costiere e non solo. La situazione richiede un'attenzione costante e un impegno concreto per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e proteggere le popolazioni vulnerabili dagli eventi estremi che, purtroppo, sembrano destinati a diventare sempre più frequenti e intensi.

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