Governo sotto pressione per la manovra bloccata

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La manovra economica del governo italiano, attesa con ansia da molti, si è nuovamente arenata in Parlamento. Alle tre del pomeriggio, i lavori della commissione Bilancio della Camera si sono fermati, poiché gli emendamenti del governo non erano ancora stati presentati. Il rinvio è stato inevitabile, con la seduta aggiornata a lunedì mattina. Nel frattempo, Giorgia Meloni era impegnata sul palco di Atreju, mentre la Lega lombarda affrontava il congresso del Carroccio.

La situazione si è ulteriormente complicata con la decisione di spacchettare il maxi emendamento del governo in sei emendamenti distinti, ciascuno relativo a diverse materie, e di depositarli in commissione Bilancio a firma dei relatori, anziché del governo stesso. Questo ha suscitato critiche da parte delle opposizioni, che hanno denunciato la mancanza di trasparenza nel processo, la gestione dei tempi e l'approssimazione della maggioranza.

Il capogruppo del Partito Democratico in commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, ha espresso il suo disappunto, affermando che il governo tratta il Parlamento come un ingombro, facendo promesse che non intende mantenere e riscrivendo la manovra a proprio piacimento. D'altro canto, il governo ha sostenuto di aver accolto alcune delle proposte delle opposizioni, cercando di placare le critiche.

La manovra riprenderà il suo iter mercoledì 18 dicembre, con l'approdo in Aula, e l'approvazione è prevista per venerdì 20 dicembre.