Fisco, tributaristi su riforma: "Bene maggiore interoperabilità banche dati della Pa"
Apprezzamento da parte dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) circa l’attività legislativa sull’attuazione della delega fiscale, il presidente dell’Int Riccardo Alemanno, ribadisce il plauso al Governo che sta mantenendo una tabella di marcia in linea con quanto aveva annunciato il vice ministro del Mef Maurizio Leo. I tributaristi Int sono concentrati sul prossimo decreto che conterrà le norme del concordato biennale preventivo, un istituto innovativo che si basa sulla capacità dell’Amministrazione finanziaria di utilizzare l’ enorme numero di dati in suo possesso relativi all’attività di ciascun singolo contribuente. (Adnkronos)
Su altre fonti
Arriva il “concordato preventivo biennale” in materia di tasse. Lo annuncia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa di oggi. Cos’è? Come funziona? A chi è indirizzato? “Introduciamo il concordato preventivo biennale per i contribuenti di minori dimensioni. (Entilocali-online)
Accesso al concordato preventivo biennale senza semplificazioni contabili e/o dichiarative. E definizione reddituale limitata alle sole componenti caratteristiche. Dalla lettura dello schema di decreto approvato dal Consiglio dei ministri è possibile ricavare alcuni aspetti che – al di là del risparmio fiscale e della protezione da accertamenti ex articolo 39 del Dpr 600/1973 – contribuiranno a indirizzare la scelta dei potenziali fruitori. (NT+ Fisco)
Il decreto – spiega Palazzo Chigi in una nota – in attuazione della delega per la riforma fiscale, contiene disposizioni in materia: di accertamento tributario, in particolare al fine di una migliore partecipazione del contribuente al procedimento accertativo e per rafforzare forme di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere; di concordato preventivo biennale, al quale potranno accedere i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, residenti nel territorio dello Stato. (LA STAMPA Finanza)
Il concordato preventivo biennale permetterà ai contribuenti di accordarsi preventivamente e per due anni sui propri redditi con il fisco. (Commercialista Telematico | Software fiscali, ebook, formulari e videoconferenze accreditate)
Il decreto legislativo in materia di procedimento accertativo introduce nel sistema tributario nazionale lo strumento del concordato preventivo biennale. La norma, appena approvata, prevede la facoltà per soggetti “titolari di reddito di impresa” e di lavoro autonomo di determinare il proprio reddito presunto del biennio successivo sulla base di un accordo preventivo da sottoscrivere con il Fisco. (NT+ Fisco)
Torna il concordato preventivo. A prevederlo è una norma contenuta all’interno della delega fiscale, dalla quale si desume la volontà di reintrodurre la misura a favore delle partite Iva e delle Pmi. (QuiFinanza)