Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris
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Korazym.org/Blog dell’Editore, 05.03.2025 – Vik van Brantegem – La locuzione Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris tradotta letteralmente significa: Ricordati, uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai. Le parole quia pulvis es et in pulverem reverteris compaiono nella Vulgata (Gen 3,19) allorché Dio, dopo il peccato originale, scaccia Adamo dal giardino dell’Eden condannandolo alla fatica del lavoro e alla morte: «Con il sudore della fronte mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!» Il Tempo di Quaresima – che inizia oggi con il Mercoledì delle Ceneri – è uno dei tempi più significativi dell’anno liturgico poiché i “40 giorni” rappresentano il cammino che conduce alla Resurrezione del Signore, fonte e causa della nostra salvezza. (korazym.org)
La notizia riportata su altri giornali
Il Santuario del SS Crocifisso è ciò che noi definiamo da tanto tempo la "sesta parrocchia" di Giovinazzo, dove tutti, da ogni chiesa, arrivano almeno una volta per fermarsi in preghiera.È la casa dei Frati Cappuccini e dell'intera famiglia francescana. (GiovinazzoViva)
Il Mercoledì delle Ceneri in cattedrale. Il vademecum quaresimale dell’arcivescovo Seccia Sono queste le parole sulle quali l'arcivescovo Michele Seccia ha incentrato la sua omelia nella solenne concelebrazione presieduta nella cattedrale ieri, Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima. (Diocesi di Lecce)
Morandi ha presieduto nella messa vespertina di ieri, in piazza Prampolini, una funzione che è il segno della fragilità dell’uomo e della sua responsabilità per un buon uso del tempo che Dio gli dona. Folla di fedeli per il rito tradizionale, con una comunità reggiana che sempre di più conferma la volontà di raccoglimento e preghiera, specie in questi tempi di guerre e tormenti. (il Resto del Carlino)
“La Quaresima è un tempo favorevole in cui essere leali con la nostra umanità e rivolgere lo sguardo alla persona di Cristo, il Figlio del Dio vivente, che ha attraversato la notte del dolore, della sofferenza ingiusta, patita da innocente, affidandosi al Padre, certo del suo amore fedele, e ha sperimentato la forza di quest’amore che non viene meno, nel dono della sua risurrezione, nel passaggio definitivo dalla morte alla vita piena”. (Diocesi di Pavia)
Un giorno saranno interrogati dagli innocenti, dalle vittime. Il tempo della Quaresima non fa rumore, non così, ma arriva e arriva con il Mercoledì delle Ceneri, il richiamo alla conversione e a non confidare sulla propria forza, sull'orgoglio di sè, sulle ricchezze. (LA NAZIONE)
Un cammino – ha detto il vescovo Napolioni introducendo la celebrazione in Cattedrale nella serata del mercoledì delle Ceneri – il cui traguardo è chiaro: «La pace del cuore, dei rapporti, la pace della Pasqua di Cristo»; e il cammino – ha aggiunto «è un dono di purificazione, di grazia. (CremonaOggi)