Quaresima: «Ave, o croce unica speranza di vita»

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La Provincia di Cremona e Crema INTERNO

Carissime sorelle, carissimi fratelli di questa bella e santa Chiesa di Crema, saluto nel Signore tutte e tutti voi, mentre vi raggiungo con questa mia lettera all’inizio del ‘tempo favorevole’ della Quaresima. 1. Desidero introdurmi con voi a questo tempo di grazia rivolgendo anzitutto un pensiero affettuoso a papa Francesco. La sua particolare ‘penitenza’ quaresimale è incominciata già da qualche settimana, con il ricovero all’ospedale Gemelli di Roma (La Provincia di Cremona e Crema)

Ne parlano anche altre fonti

È un luogo santo perché è un luogo di grande spiritualità. (GiovinazzoViva)

Un cammino – ha detto il vescovo Napolioni introducendo la celebrazione in Cattedrale nella serata del mercoledì delle Ceneri – il cui traguardo è chiaro: «La pace del cuore, dei rapporti, la pace della Pasqua di Cristo»; e il cammino – ha aggiunto «è un dono di purificazione, di grazia. (CremonaOggi)

Morandi ha presieduto nella messa vespertina di ieri, in piazza Prampolini, una funzione che è il segno della fragilità dell’uomo e della sua responsabilità per un buon uso del tempo che Dio gli dona. Folla di fedeli per il rito tradizionale, con una comunità reggiana che sempre di più conferma la volontà di raccoglimento e preghiera, specie in questi tempi di guerre e tormenti. (il Resto del Carlino)

Le armi della Quaresima e quelle del tempo presente nelle parole dell’arcivescovo Gambelli

“La Quaresima è un tempo favorevole in cui essere leali con la nostra umanità e rivolgere lo sguardo alla persona di Cristo, il Figlio del Dio vivente, che ha attraversato la notte del dolore, della sofferenza ingiusta, patita da innocente, affidandosi al Padre, certo del suo amore fedele, e ha sperimentato la forza di quest’amore che non viene meno, nel dono della sua risurrezione, nel passaggio definitivo dalla morte alla vita piena”. (Diocesi di Pavia)

"Questa sera siamo stati tutti attratti dall'amore misericordioso del Signore che ci chiede di metterci in cammino con Lui, verso la Pasqua". Sono queste le parole sulle quali l'arcivescovo Michele Seccia ha incentrato la sua omelia nella solenne concelebrazione presieduta nella cattedrale ieri, Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima (Diocesi di Lecce)

– E' un tempo amaro, tra trionfalismi e una confidenza istintiva verso le armi che fa dimenticare quei signori delle tenebre di cui ha parlato più volte papa Francesco e che sulle armi fanno la loro fortuna (almeno credono così). (LA NAZIONE)