Stuprata e uccisa a 16 anni sul barcone naufragato, la madre: «Violenza su mia figlia mentre la nave affondava»

Non è stato il mare. Forse si sarebbe salvata, come il suo assassino, come sua madre. Ma sulla nave della morte, naufragata nella notte tra il 16 e il 17 giugno al largo della Calabria, ha trovato il suo aguzzino e nella disperazione collettiva ha subìto l’orrore dello stupro e del soffocamento. Una ragazza irachena di 16 anni è stata aggredita da H.A., 27 anni, connazionale, che in quegli attimi drammatici e concitati, ha sfogato su di lei tutta la sua rabbia e violenza. (ilmessaggero.it)

Su altre testate

Una tragedia nella tragedia. La Procura … (Il Fatto Quotidiano)

Violentata e strangolata a bordo della barca a vela che colava a picco. Emerge orrore su orrore dalle indagini sul naufragio che domenica 16 giugno è costato la vita a circa 65 persone partite dalla Turchia su un’imbarcazione poi affondata in acque Sar italiane a circa 100 miglia dalle coste calabresi. (la Repubblica)

LOCRI (Reggio Calabria) La violenza unita al dramma, alla disperazione, durante il naufragio di una settimana fa al largo di Roccella Ionica: 30 morti accertati, di cui 12 bambini e un numero imprecisato di dispersi. (Corriere della Sera)

Tragedia di Roccella Jonica. Per i Vescovi calabresi si tratta di un “Naufragio anonimo e invisibile”

“I vescovi della Calabria si uniscono al dolore del confratello, vescovo di Locri – Gerace, mons. La preoccupazione dei vescovi calabresi (StrettoWeb)

La donna che nel naufragio ha perso il marito, dopo lo sbarco è stata ricoverata all'ospedale di Soverato, per una serie di ferite su tutto il corpo. (Corriere della Sera)

“Naufragio anonimo e invisibile”. Così i vescovi della Calabria, in una nota stampa “si uniscono al dolore del confratello, vescovo di Locri – Gerace, mons. Francesco Oliva”, e “accordano alla sua la loro voce per denunciare ancora una volta l’anestesia delle coscienze di fronte a questa ennesima sconfitta dell’umano e le miopi misure incapaci di evitare simili tragedie”. (Tempo Stretto)