CGIA: a Potenza, Chieti e L’Aquila non arriva nei rubinetti il 70% circa dell’acqua immessa in rete

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Il Giornale delle PMI INTERNO

In Italia ogni 100 litri di acqua immessa nella rete per usi civili ne arrivano all’utente poco meno di 58; gli altri 42 (pari a un valore assoluto di 3,4 miliardi di metri cubi) si perdono lungo la rete idrica che in molte parti del Paese è datata e in cattivo stato di salute. Le differenze a livello territoriale sono evidentissime. Se nel Comune di Potenza non arriva nei rubinetti delle abitazioni il 71 per cento di quanto immesso in rete, a Chieti si tocca il 70,4 per cento, a L’Aquila il 68,9 per cento a Latina il 67,7 per cento e a Cosenza il 66,5 per cento. (Il Giornale delle PMI)

Su altre testate

Ma non è solo colpa del caldo, c’è anche tanto spreco. La siccità sta colpendo duro il Sud Italia e non solo. (ilgazzettino.it)

In Piemonte disperso il 35,4%, a Verbania il 43%. Sprechi, strutture vecchie e allacci abusivi: il futuro della nostra acqua.. (Alessandria today)

A certificarlo sono i dati diffusi dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre: in termini di spreco d’acqua Pordenone è la città capoluogo messa meglio in regione, con un indice di dispersione pari al 12,1 per cento (ogni cento litri d’acqua, poco più di dodici litri non arrivano nelle case degli utenti), seguita da Udine con il 21,3 per cento. (Il Messaggero Veneto)

Su scala provinciale, Campobasso, con 594 litri immessi nelle reti e 394 persi (66,4 per cento), è tra i capoluoghi con la maggiore dispersione idrica. È quanto emerge da una rilevazione della Cgia di Mestre su dati Istat 2022. (Altomolise.net)

Acqua sprecata: i dati sullo stato delle reti idriche italiane sono sconcertanti. E anche a Piacenza le cose non vanno benissimo. Partiamo però dal quadro nazionale, che evidenzia una situazione molto grave, a maggior ragione di fronte a cambiamenti climatici che fanno rima con siccità. (il mio giornale)

L’Italia è un colabrodo ma Como svetta su tutti ed è la città più virtuosa d’Italia nella lotta alle dispersioni dell’acqua. A incoronarla, l’ufficio studi della Cgia di Mestre. (ComoZero)