Il Friuli Venezia Giulia perde il 42,3% dell'acqua immessa in rete

- In Friuli Venezia Giulia, il 42,3% dell'acqua potabile immessa nella rete idrica non arriva ai rubinetti delle case. Questo dato allarmante emerge da un'analisi della Cgia di Mestre basata su dati Istat del 2022. La situazione è particolarmente critica in alcune province, come Belluno, dove la dispersione idrica raggiunge livelli record.

In Friuli Venezia Giulia, ogni 100 litri di acqua immessa nella rete idrica, solo 57,7 litri arrivano effettivamente agli utenti. Questo significa che oltre 42 litri vengono persi lungo il percorso a causa di tubazioni datate e in cattivo stato di manutenzione. La regione si colloca al terzo posto in Italia per dispersione idrica, dopo Basilicata e Abruzzo.

A livello nazionale, la situazione non è molto migliore. In media, solo 58 litri di acqua su 100 immessi nella rete idrica arrivano agli utenti. In Veneto, la percentuale è simile a quella del Friuli Venezia Giulia, con 57,8 litri su 100. La regione più virtuosa è l'Emilia Romagna, dove la dispersione idrica è del 29,7%.

Le principali cause della dispersione idrica sono le infrastrutture obsolete e la mancanza di manutenzione. Molte delle tubazioni della rete idrica italiana sono datate e in cattivo stato di salute, il che porta a perdite significative lungo il percorso. La siccità che sta colpendo duramente il Sud Italia e altre regioni non fa che peggiorare la situazione.

La dispersione idrica ha conseguenze significative sia dal punto di vista economico che ambientale. Ogni anno, miliardi di metri cubi di acqua vengono persi, con un impatto negativo sulla disponibilità di risorse idriche e sui costi di gestione della rete idrica. È urgente intervenire per migliorare l'efficienza delle infrastrutture e ridurre gli sprechi.

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