In Italia si disperde lungo la rete idrica il 42 per cento dell'acqua immessa (ma la Granda va meglio)

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Cuneodice.it INTERNO

In Italia ogni 100 litri di acqua immessa nella rete per usi civili ne arrivano all’utente poco meno di 58: gli altri 42 (pari a un valore assoluto di 3,4 miliardi di metri cubi) si perdono lungo la rete idrica che in molte parti del Paese è datata e in cattivo stato di salute. I numeri emergono da uno studio della Cgia di Mestre, recentemente pubblicato, basato sui dati Istat relativi al 2022. Nette le differenze a livello territoriale: si va dal 71% di dispersione della provincia di Potenza al 9,2% della provincia di Como, la più “virtuosa”. (Cuneodice.it)

La notizia riportata su altri giornali

A livello nazionale, dei 40 miliardi di metri cubi all’anno che consumiamo, 41% è in capo all’agricoltura (16,4 miliardi di metri cubi), il 24% viene impiegato per usi civili (9,6 miliardi di metri cubi), il 20% per l’industria (8 miliardi di metri cubi) e il 15% per produrre l’energia elettrica (6 miliardi di metri cubi). (ComoZero)

A certificarlo sono i dati diffusi dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre: in termini di spreco d’acqua Pordenone è la città capoluogo messa meglio in regione, con un indice di dispersione pari al 12,1 per cento (ogni cento litri d’acqua, poco più di dodici litri non arrivano nelle case degli utenti), seguita da Udine con il 21,3 per cento. (Il Messaggero Veneto)

Acqua sprecata: i dati sullo stato delle reti idriche italiane sono sconcertanti. E anche a Piacenza le cose non vanno benissimo. Partiamo però dal quadro nazionale, che evidenzia una situazione molto grave, a maggior ragione di fronte a cambiamenti climatici che fanno rima con siccità. (il mio giornale)

Le differenze a livello territoriale sono evidentissime. Se nel Comune di Potenza non arriva nei rubinetti delle abitazioni il 71 per cento di quanto immesso in rete, a Chieti si tocca il 70,4 per cento, a L’Aquila il 68,9 per cento a Latina il 67,7 per cento e a Cosenza il 66,5 per cento. (Il Giornale delle PMI)

Ma non è solo colpa del caldo, c’è anche tanto spreco. La siccità sta colpendo duro il Sud Italia e non solo. (ilgazzettino.it)

È quanto emerge da una rilevazione della Cgia di Mestre su dati Istat 2022. In questa particolare graduatoria la regione non brilla, collocandosi al terzo posto in Italia dopo Basilicata (65,5 per cento) e Abruzzo (62,5 per cento). (Altomolise.net)