Nicola Gratteri procuratore di Napoli: «Così com'è il 41 bis non serve»

Nel corso della conferenza stampa in Procura indetta all'indomani dell'operazione interforze sul clan Contini, Nicola Gratteri conferma le sue perplessità in materia di carcere duro e di rapporti tra pezzi della borghesia e la camorra. In sintesi, il procuratore di Napoli ricorda che i boss continuano a imporre ordini nonostante il regime di 41 bis: «Bisognerebbe andare a ritroso e capire di chi è la responsabilità, chi ha autorizzato una serie di concessioni che rendono - di fatto - il carcere duro come un sistema a maglie larghe dove chi è ristretto da anni continua a dettare ordini all’esterno». (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha detto il procuratore di NAPOLI Nicola Gratteri nel corso di una conferenza stampa indetta all’indomani dell’operazione interforze sul clan Contini, intervenendo sulla querelle che vede la politica interrogarsi sui costi delle intercettazioni. (Cronache della Campania)

Sono state notificate a Patrizio Bosti (ritenuto capo del clan Contini, famiglia malavitosa componente di rango della federazione mafiosa chiamata «Alleanza di Secondigliano"), ai suoi figli Ettore e Flora Bosti, e al genero Luca Esposito (marito dell’altra figlia Maria) le nuove accuse formulate oggi dall’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nicola Gratteri e notificate da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. (Gazzetta di Parma)

Nonostante fossero detenuti al 41bis affidavano incarichi direttivi ai loro uomini di fiducia, dirigendo le strategie criminali e imprenditoriali del clan Contini, componente di rango dell'Alleanza di Secondigliano, cercando anche di costringere "i pentiti" a non collaborare più con la Giustizia. (La Repubblica)

Patrizio Bosti arrestato oggi, le minacce al genero Luca Esposito ex collaboratore di giustizia

Lo ha annunciato il procuratore di Napoli Nicola Gratteri nel corso di una conferenza stampa indetta all’indomani dell’operazione interforze sul clan Contini. PUBBLICITÀ (Internapoli)

Il tesoretto del clan sarà usato per finanziare strumenti investigativi come le intercettazioni, il procuratore: "Circolari e modifiche hanno ridotto il 41 bis in queste condizioni, con... (Virgilio)

Ha usato modi gentili, finanche comprensivi e affettuosi nei confronti del genero che aveva deciso di collaborare con la giustizia. Ma in quelle lettere – secondo la Procura – c'è la prova evidente del condizionamento del boss nei confronti del genero che aveva deciso di collaborare con la giustizia. (ilmattino.it)