Italia, la Consulta riconosce gli interessi dei malati contrari al suicidio
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Marco Guerra – Città del Vaticano La Corte Costituzionale ha riconosciuto che i malati contrari ad un allargamento della disciplina sul suicidio assistito sono portatori di un interesse nel giudizio di costituzionalità sull’articolo 580 del Codice penale, nella parte in cui punisce l’aiuto al suicidio della persona capace di decisioni libere e consapevoli, affetta da patologia irreversibile e da sofferenze intollerabili, ma senza trattamento di sostegno vitale. (Vatican News - Italiano)
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C'è attesa per la decisione della Consulta chiamata a esprimersi nelle prossime ore (e per la quarta volta) sul fine vita . Il caso trattato in udienza pubblica riguarda una paziente oncologica e un malato di Parkinson, accompagnati tre anni fa in Svizzera a morire da Marco Cappato , tesoriere dell'associazione Luca Coscioni. (Il Sole 24 ORE)
Davanti alla Consulta il confronto, per la quarta volta, sulla costituzionalità della legge che regola l'aiuto al suicidio, L'avvocata Gallo: "Il requisito del trattamento di sostegno vitale deve essere chiarito con una sentenza vincolante" (Il Fatto Quotidiano)
Per la quarta volta la Corte Costituzionale è chiamata a decidere di fine vita e aiuto al suicidio: in aula i casi di Elena, paziente oncologica veneziana, e Romano, 80 anni, residente a Peschiera Borromeo, affetto da Parkinson. (TGR Lombardia)
Consulta ammette all’udienza i 4 malati che si oppongono al fine vita Quattro malati in condizioni irreversibili hanno chiesto alla Corte Costituzionale di non modificare i requisiti per l’accesso al suicidio assistito (TV2000)
Per l'Avvocatura dello Stato, intervenuta in giudizio in rappresentanza della presidenza del Consiglio, la questione legata dal gip di Milano sull'articolo 580 del codice penale va dichiarata "inamissibile o manifestamente infondata". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
ANSA (Avvenire)