Coronavirus, l'Oms tiene alta la guardia: ''E' ancora un virus killer''

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Today ESTERI

Come ha sottolineato in conferenza stampa dal capo del programma di emergenze sanitarie dell'Oms, Mike Ryan, il nuovo coronavirus è tutt'altro che sconfitto: "Questo è ancora un virus killer.

Non credo sia il caso di dire che è diventato meno patogenico, siamo noi che ora lo combattiamo meglio".

Mentre in Italia c'è chi parla di ''virus clinicamente inesistente'' e ''sparito'', dall'Organizzazione mondiale della sanità arriva un monito che va nella direzione opposta. (Today)

La notizia riportata su altre testate

– Dopo gli Stati Uniti, anche una grande agenzia giornalistica come l’Associated Press (AP) punta il dito su Pechino al termine di una minuziosa inchiesta: «La Cina ritardò la comunicazione dei dati sul coronavirus e in alcuni casi li nascose provocando grande frustrazione tra i ranghi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità». (Firenze Post)

Donald Trump ha accusato Tedros di essere al servizio di Pechino e ha tagliato i fondi all’Oms (450 milioni di dollari). In particolare, il presidente cinese Xi Jinping, che ha imposto Tedros nel 2017 al vertice dell’Organizzazione ginevrina, ha fornito in ritardo il genoma e altre informazioni rilevanti sul Covid-19. (quoted business)

Sulla base degli scritti, agli inizi di gennaio, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, avrebbe chiesto con insistenza informazioni a Pechino sull’andamento del contagio. L’inchiesta sul coronavirus fra Oms e Cina. (Yahoo Notizie)

La Cina avrebbe ritardato la diffusione delle informazioni sia sul genoma del virus sia sui primi pazienti, rendendo difficile determinare la velocità di trasmissione del coronavirus. L’Oms avrebbe messo in buona luce la Cina per non irritare i funzionari di Pechino e assicurarsi maggiori informazioni sulla malattia. (Calabria News)

Nelle ultime ore sono emersi nuovi documenti che scagionano l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) sulla Pandemia legata all’Emergenza Coronavirus. La realtà porta invece ad incolpare la Cina, rea di aver fornito i dati sul Coronavirus con diversi giorni di ritardo. (IamNaples.it)

L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicamente elogiato la trasparenza della Cina, ringraziandola per aver “immediatamente” condiviso la sequenza dei virus con il mondo, ma in realtà i funzionari cinesi hanno tenuto segreto il genoma per oltre una settimana. (Il Riformista)