A Gaza c’è la poliomielite. Appello Onu: “Tregua di 7 giorni per vaccinare”

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– L’Oms e l’Unicef, due delle più importanti agenzie dell’Onu, hanno chiesto una tregua di 7 giorni nei conflitti a Gaza. Il motivo è molto semplice: nel territorio è in circolazione il poliovirus di tipo 2, rilevato per la prima lo scorso luglio in campioni ambientali di Khan Younis e Deir al-Balah. Da quel momento in poi sono stati registrati nella Striscia di Gaza tre casi di paralisi flaccida acuta, uno dei sintomi più comuni proprio della poliomielite (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “La ricomparsa della poliomielite a Gaza dopo un quarto di secolo è un altro segnale preoccupante di quanto caotica, disperata e pericolosa sia diventata la situazione. (Dire)

Prosegue il pressing diplomatico su "tutte le parti" perché si concluda in tempi brevi e con esito positivo il negoziato su Gaza. (L'HuffPost)

L’allarme era stato lanciato già da qualche settimana, anche sulle pagine di Contropiano: la poliomielite poteva tornare a essere un pericolo sanitario nella Gaza sotto assedio da parte delle forze armate israeliane. (Contropiano)

A lanciare l’appello sono le organizzazioni umanitarie Islamic Relief Worldwide, MedGlobal, ActionAid, Churches for Middle East Peace (Cmep), War Child, Norwegian Refugee Council (Nrc), WeWorld, Care, Medical Aid for Palestinians (Map), Humanity & Inclusion/ Handicap International (Hi), DanChurchAid, ChildFund Alliance, Plan International, Accion Contra el Hambre (Acf), Médicos del Mundo (Médecins du Monde Spain), Oxfam, International Rescue Committee, Mercy Corps, Children Not Numbers Ngo, Save the Children e 20 operatori sanitari. (tvsvizzera.it )

Un caso di poliomielite è stato diagnosticato a un bambino di 10 mesi nella Striscia di Gaza, un’area considerata libera dalla malattia da 25 anni. La notizia, riportata dal Ministero della Sanità palestinese e confermata dal sito del network satellitare Al Jazeera, ha destato grande preoccupazione a livello internazionale. (BlogSicilia.it)

L’acqua sporca e contaminata è ovunque, nelle strade, nelle case. Questo è un disastro che accelera la diffusione del virus” afferma Salim Oweis, portavoce UNICEF. (RSI.ch Informazione)