L’abbraccio di Terni a Ilaria Sula, folla in piazza tra rabbia e dolore

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La Nazione INTERNO

– Centinaia, forse migliaia, di persone in piazza della Repubblica questa sera per esprimere dolore e rabbia dopo la brutale uccisione della 22enne studentessa ternana Ilaria Sula, trafitta a Roma dalle coltellate dell’ex fidanzato. “Così ho ammazzato Ilaria”, la macabra confessione dell’ex fidanzato alla polizia Tanti i cittadini commossi che hanno voluto essere presenti. Con loro anche il fratello della giovane uccisa, Leon, 19 anni. (La Nazione)

La notizia riportata su altri media

Il senso del possesso Quel senso di disperazione che gli viene dall’essere abbandonato, isolato, da quell’incapacità di sentirsi altro da una cultura maschilista che gli ha solo insegnato a voler " possedere”’ non ad amare. (La Stampa)

Nelle linee guida Unesco si chiama semplicemente Sexuality education, mentre il percorso alla conoscenza del corpo e alla relazione in base a un paradigma olistico si chiama Comprehensive sexuality education. (Domani)

Le tragiche morti di Ilaria Sula e di Sara Campanella, uccise per mano di due maschi che pretendevano di imporre la loro volontà su di loro, sono tornate a scatenare la rabbia delle attiviste femministe che, per chiedere reali e maggiori tutele per le donne, hanno dato vita ad una "passeggiata arrabbiata" per le piazze del centro storico. (Il Gazzettino)

Un fiume in piena quello mobilitatosi nel sit in di Piazza Umberto, per "dare una risposta contro la cultura patriarcale dello stupro e dell’oppressione", come spiegano gli esponenti delle associazioni studentesche di Zona Franka, Uds Bari e Udu-Link Bari. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

L'organizzazione, da sempre in prima linea nella lotta contro la violenza di genere, ha denunciato Tuttavia, secondo ActionAid, l’Italia sembra aver perso slancio su questo fronte. (iO Donna)

“È ora di insegnare ai bambini che amare non vuol dire possedere. E che anche se l’amore può essere una passione a volte violenta, la violenza non c’entra nulla con l’amore…”. Continuano i femminicidi, che spesso vedono protagonisti giovani uomini (e vittime giovani donne). (ilLibraio.it)