La campagna social di Vannacci per il candidato romeno filo-Putin

La campagna social di Vannacci per il candidato romeno filo-Putin
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale ESTERI

«Cari amici romeni l'8 dicembre si terranno le elezioni presidenziali». Esordisce così Roberto Vannacci con una delle sue trovate ad effetto, che stanno diventando virali e sollevano polemiche. Un video di 24 secondi che invita i romeni che vivono in Italia, a votare al ballottaggio per Calin Georgescu, candidato di destra estrema, molto discusso, che strizza l'occhio a Mosca. Non si tratta di mettere in dubbio l'endorsement come europarlamentare, perché suoi colleghi a Strasburgo, come Ilaria Salis, dicono e fanno molto di peggio. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Domenica 8 dicembre era previsto il ballottaggio tra la candidata filo-europea Elena Lasconi e quello di estrema destra Calin Georgescu arrivato in testa al primo turno, sullo sfondo di possibili ingerenze russe. (Il Messaggero Veneto)

1) Dott.ssa Elisabetta Alia Ambulatorio: Viale Dante, 49 (SARdies.it)

Gli Stati Uniti chiedono un'inchiesta approfondita sulle influenze della Russia sulle elezioni presidenziali e legislative in Romania, importante alleato di Washington nella NATO, dopo che a pochi giorni dal secondo turno delle elezioni presidenziali di domenica prossima il Consiglio supremo della difesa nazionale a Bucarest ha declassificato documenti in cui si denuncia un'«azione ibrida aggressiva della Russia» sulle elezioni che ha portato al risultato sorprendente, al primo turno, del candidato indipendente, ma con posizioni di estrema destra, filorusse e populista Calin Georgescu (23% delle preferenze) e a più del 30% dei voti per le forze di estrema destra alle legislative. (Corriere del Ticino)

Elezioni in Romania: in gioco gli equilibri dell'Occidente (e l'estrema destra avanza)

Probabilmente il popolo della Romania sta comprendendo che con la fine del regime comunista non è passato alla paradisiaca libertà ma a una forma di oppressione anche peggiore rispetto a quella precedente, dove se non altro la Romania era una potenza sovrana e senza debito. (Il Giornale d'Italia)

In guerra qualche volta abbiamo anche cantato”. Domenica 15 dicembre alle 18 al Vecchio Mulino in via Frigaglia, l’evento che unisce la forza della memoria storica e la potenza emotiva della musica. (SARdies.it)

Questo articolo sulle elezioni in Romania è pubblicato sul numero 50 di Vanity Fair in edicola fino al 10 dicembre 2024. (Vanity Fair Italia)