Elio: «L'autotune umilia i cantanti che lo usano. È come il doping, impedisce di gareggiare tutti nelle stesse condizioni»

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Che si fa quando un musicista inizia a ridere? Semplice, lo si lascia fare. E si finirà a ridere con lui. «Dopo anni d’esperienza con gli Elio e le Storie Tese, comprese scene leggendarie come una sera a Belluno quando c’era ancora Feiez, in cui dopo una gag non riuscivamo a riprendere a suonare, posso garantire che è così», dice Elio. «Se ci si diverte sul palco, anche il pubblico si diverte». Venerdì 14 marzo la verifica è al Teatro Colosseo di Torino, dove l’artista – senza Storie Tese – presenterà il suo nuovo spettacolo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono giorni di polemiche nei confronti dell'autotune, soprattutto dopo le parole di Elio che aveva detto di essersi sentito umiliato per aver ascoltato la canzone vincitrice del Festival di sanremo, ovvero Balorda nostalgia di Olly, cantata con l'autotune, appunto, ovvero un software che aiuta a correggere l'intonazione ma che negli anni è stato usato anche con un fare più creativo, come insegna Cher che ne sconvolse l'uso in Believe, nel 1998 e a cui oggi il nostro orecchio si è abituato, grazie anche all'uso massiccio che se ne fa nel rap, nell'urban e ormai anche nel pop. (Fanpage.it)

Tutto ebbe inizio nel 2021 con “Ci vuole orecchio. Giocare e ridere con la musica è quello che Elio fa da oltre 40 anni. (La Stampa)

«La musica di oggi non è peggiore di quella di prima: la musica di oggi non esiste». Così parlò Elio delle Storie Tese, e nel leggere la sua intervista al «Giorno» mi sono sentito finalmente compreso (o vendicato?) da uno che di musica ne capisce molto più di me. (Corriere della Sera)

Uno show che mette assieme la musica da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi e Renato, da Flaiano a Marcello Marchesi. Elio (senza le Storie Tese) sta girando l’Italia con lo spettacolo “Quando un musicista ride“. (Il Fatto Quotidiano)

“Non per fare ancora il nonno ma quella non è musica. Piuttosto un assemblaggio, nel novanta per cento dei casi, di roba preesistente fatta da gente che non sa suonare”, la tocca piano Elio, di Elio e le Storie Tese, commentando quanto visto sul palco dell’Ariston, al 75esimo Festival di Sanremo. (Everyeye Lifestyle)

Il cantante infatti dapprima ha dichiarato “la mia umiliazione massima è stata ascoltare la canzone vincitrice di Sanremo cantata con l’autotune. Non c’è solo Elio di Elio e le Storie Tese ad essere molto critico nei confronti dell’uso smodato dell’autotune. (Il Fatto Quotidiano)