I conti con il doppiopesismo
Il G7 dei ministri degli Esteri, riunito a Fiuggi, sta discutendo anche sul mandato di arresto a carico di Benjamin Netanyahu, spiccato dalla Corte penale internazionale. Vedremo se i Sette arriveranno a una posizione comune. Un anno e mezzo fa, il 17 marzo 2023, quando la stessa Corte prese il medesimo provvedimento nei confronti di Vladimir Putin, non ci fu bisogno di alcuna discussione. Tutti appoggiarono, anzi lodarono la decisione dei giudici dell’Aia. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Così, a Napoli, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito al mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale su Benjamin Netanyahu. "La linea del Governo è quella di approfondire le motivazioni della sentenza che, a primo acchito, sembra una sentenza più politica che tecnica". (Sky Tg24 )
Ha detto Khamenei parlando alla forza paramilitare Basij. Secondo la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, il mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale (Cpi) nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu "non basta" e dovrebbe essere emessa una "sentenza di esecuzione". (il Dolomiti)
«La Corte dell’Aja ha presentato oggi ulteriori prove dei doppi standard e dell’ipocrisia della comunità internazionale e delle istituzioni delle Nazioni unite». Sono parole di Avigdor Lieberman, ex ministro degli esteri di Israele, e in effetti i doppi standard sono stati una costante nella giurisdizione penale internazionale. (il manifesto)
''L'unico ostacolo per arrivare a un cessate il fuoco è Netanyahu. Che ha usato Israele, i palestinesi e gli ostaggi per le sue ambizioni personali o per evitare che vada in prigione per i processi a suo carico''. (Secolo d'Italia)
M.O., Tajani: mandato Cpi su Netanyahu non accelera la pace 25 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Nel suo ultimo saggio, “Il suicidio di Israele”, sostiene che l’unica chiave per il futuro è rinnovare l’idea di un’Israele che ponga fine all’occupazione, favorisca la creazione di uno Stato palestinese e riaffermi l’uguaglianza tra i suoi cittadini. (la Repubblica)