IL VIDEO. Emilia Romagna, ispezioni nelle aree allagate: si cercano 2 dispersi
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Roma, 20 set. Nelle immagini dei vigili del fuoco, le ispezioni nelle aree allagate dopo l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna. Abitazioni con l'acqua arrivata ai piani alti e danni ingenti. Oltre mille le persone sfollate che vengono soccorse e aiutate a portar via i propri affetti dalle case, rese impraticabili dall'esondazione del fiume Lamone.Proseguono inoltre le ricerche di due persone a Traversara, frazione di Bagnacavallo (Ra), da parte di sommozzatori, soccorritori acquatici e fluviali. (il Dolomiti)
Ne parlano anche altri media
Come se uno tsunami l’avesse distrutta. Un terremoto. (Il Sole 24 ORE)
Qui, la violenza dell’acqua ha distrutto alcune abitazioni, ma l’allarme tempestivo lanciato dalle autorità ha scongiurato una tragedia, evitando le conseguenze drammatiche della rottura dell’argine del fiume Lamone. (La Voce di Bolzano)
Armando Brath, docente all’Università di Bologna al Dipartimento di ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dove è professore ordinario di Ordinario di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia fa il punto: «L’ultimo evento alluvionale è stato più circoscritto di quello del maggio scorso, con precipitazioni più intense sui fiumi. (Corriere della Sera)
“Abbiamo convocato in tempo reale il Consiglio dei ministri, abbiamo dichiarato lo stato di emergenza, abbiamo fatto uno stanziamento iniziale per le urgenze di 20 milioni e siamo rimasti d’accordo con la regione che poi va valutato quando si ha più chiara l’entità di ciò che è accaduto”. (Il Fatto Quotidiano)
Gli evacuati sono scesi a 600, la maggior parte a Traversara di Bagnacavallo nel Ravennate e in parte minore a Molinella (80) e Budrio (61) nel Bolognese. (Corriere della Sera)
Sono partiti venerdì 20 settembre, ad alluvione ancora in corso, dopo aver raccolto l’appello proveniente dalla Caritas diocesana di Faenza-Modigliana. Operatori e volontari di Caritas Ambrosiana (non a mani vuote, ma portando con sé 2 idropompe, 11 idropulitrici, 11 aspiraliquidi, 4 gruppi elettrogeni, e altre attrezzature provenienti dal Centro logistico di Burago – Monza Brianza) sono nuovamente nell’Emilia-Romagna finita sotto l’acqua e il fango. (Diocesi di MIlano)