Pino Roveredo e quell’ultimo testo pensato per il teatro: «Ma è mancato il tempo»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Trieste Pino Roveredo e quell’ultimo testo pensato per il teatro: «Ma è mancato il tempo» Dal Rossetti fino alle realtà rionali, il cordoglio per la scomparsa dello scrittore che ha firmato anche molti lavori portati in palcoscenico pietro spirito (Il Piccolo)
Su altri media
È morto a 69 anni Pino Roveredo, dopo una lunga malattia. Gli “ultimi” al centro del romanzo. (Il Fatto Quotidiano)
Preferiva farsi chiamare autista delle parole. «Sono diventato popolare raccontando il mio lato peggiore», diceva. Infanzia povera e durissima, passò dal carcere ai premi letterari. Allergico ai salotti, raccontò la Trieste di schiena Addio a Roveredo, morto a 69 anni a Trieste lo scrittore che raccontò la vita dei vinti (Il Piccolo)
Cristina Benussi La produzione (Il Piccolo)
Pino Roveredo era nato a Trieste nel 1954 Autore triestino di narrativa e di teatro, nel romanzo d’esordio «Capriole in salita» raccontò la sua vita tra alcol, carcere e manicomio. Con i racconti di «Mandami a dire» vinse il premio Campiello nel 2005, a pari merito con Antonio Scurati (Corriere della Sera)
Elisa Coloni Gli incontri, l’impegno, le risate. Lo scrittore rivive nelle parole di Paolo Rumiz, Matteo Oleotto e don Mario Vatta (Il Piccolo)
Sono le parole che chiudono il romanzo “Ferro batte ferro” di Pino Roveredo. Si potrebbe riassumere con questa citazione la vita dello scrittore triestino che si è spento ieri dopo lunga malattia nella struttura sanitari di Pineta del Carso dove era ricoverato da alcuni giorni. (Il Messaggero Veneto)