Capi curva Inter convocano "riunione" dopo l'omicidio di Bellocco

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Ponte sullo Stretto

Fonte: ANSA Vocegiallorossa.it "Giovedì 12 riunione Baretto stadio. Dalle ore 21.30". Così uno degli storici capi della curva interista, Nino Ciccarelli, sui suoi profili social annuncia un incontro tra gli ultrà della 'nord' per il 12 settembre in un bar nei pressi dello stadio di San Siro, luogo di ritrovo degli ultras nerazzurri. Una convocazione che avviene a cinque giorni di distanza dall'omicidio di Antonio Bellocco, erede dell'omonima cosca della 'ndrangheta e che era nel direttivo della curva, ucciso a coltellate da Andrea Beretta, leader degli ultrà interisti. (Voce Giallo Rossa)

Ne parlano anche altre fonti

Il gip di Milano Lorenza Pasquinelli ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Andrea Beretta, il capo ultrà dell'Inter che mercoledì scorso ha ucciso Antonio Bellocco anche lui esponente della curva Nord e erede della 'ndrina di Rosarno. (La Stampa)

I fendenti mortali sono stati 6 al petto e 5 al collo . E’ quanto emerge dall’esito preliminare dell’ autopsia che si è svolta oggi all’ istituto di medicina legale di Milano . (Gazzetta del Sud)

C'è un "serio e concreto pericolo" che Andrea Beretta, qualora fosse libero, "possa influenzare eventuali testimoni o trovare nuove occasioni per commettere altri delitti di matrice violenta per proseguire la faida che ha dato origine alla presente vicenda". (Today.it)

Gip: 'Se libero, Beretta può proseguire la faida'

Il giudice per le indagini preliminari di Milano, Lorenza Pasquinelli, ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Andrea Beretta, il capo ultrà dell’Inter che mercoledì scorso ha ucciso Antonio Bellocco anche lui esponente della curva Nord ed erede della ‘ndrina di Rosano. (Il Fatto Quotidiano)

Il primo è lo sfogo di uno dei tanti inquirenti che si occupa di 'ndrangheta e che lamenta lo scarso coordinamento tra Milano e Reggio Calabria sull'omicidio Bellocco, ucciso dall'amico-rivale Andrea Beretta e non solo. (il Giornale)

C'è un "serio e concreto pericolo che" Andrea Beretta, qualora fosse libero, "possa influenzare eventuali testimoni o trovare nuove occasioni per commettere altri delitti di matrice violenta per proseguire la faida che ha dato origine alla presente vicenda". (La Gazzetta del Mezzogiorno)