Le polemiche sulla manifestazione pro-Gaza

Altri dettagli:
Maltempo

C’è un post su Instagram che annuncia la manifestazione pro-Palestina di oggi 5 ottobre a Roma che è un servizio terribile alla causa palestinese. Un favore a quelle voci che lanciano da un anno accuse di antisemitismo in cattiva fede. Lo firma l'account di Giovani Palestinesi Italia ed è costato di fatto il divieto alla protesta da parte del ministro (Inside Over)

Su altre testate

Allerta massima in città in previsione del corteo pro Palestina (vietato) che si svolgerà sabato a Roma. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

"Ci sono due questioni: la posizione di principio e quella Alla vigilia del corteo pro Pal vietato dalla Questura, ma comunque confermato dagli organizzatori, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha ribadito esplicitamente come stanno le cose. (Secolo d'Italia)

Anche la questura di Torino ha vietato le manifestazioni pro-Palestina organizzate in città per il lunedì 7 ottobre, anniversario dell'attacco di Hamas a Israele. «In una data così fortemente simbolica, poiché coincidente con l'eccidio commesso ai danni della popolazione israeliana – precisa la questura in una nota -, non si può escludere che i manifestanti possano essere indotti a compiere azioni lesive e contrarie all'ordine e alla sicurezza pubblica». (La Stampa)

Manifestazione Pro-Pal a Roma: dai centri sociali ai sindacati di base, gli irriducibili che sfidano il divieto

«Ho scelto l’Irpinia per il G7 perché ho pensato che fosse uno spaccato delle bellezze naturali e di cultura che fa parte del patrimonio del nostro Paese - esordisce il ministro -. MIRABELLA ECLANO. (La Stampa)

Ma non tutto l mondo palestinese parteciperà domani al corteo vietato dalla Questura:... Palestinese domani in piazza alle 14 a Roma. (Virgilio)

Ma sarà una piazza dimezzata… Oggi pomeriggio alle 14 la manifestazione dei movimenti e delle associazioni pro Palestina si terrà comunque, a un anno di distanza dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, nonostante il divieto della Questura per motivi di «ordine pubblico» e la conferma del divieto da parte del Tar. (La Stampa)