Maurizio Genuardi: "Khelif ha un difetto genetico che le dà un vantaggio sportivo. Ma non c'è dubbio: deve gareggiare con le donne" (di L. Varlese)

Dal punto di vista legale e fisiologico l'algerina Imane Khelif, che ha sfidato la pugilessa italiana Carini vincendo dopo appena 46 secondi per abbandono dell'avversario, è riconosciuta come una donna e pertanto è con le donne che deve combattere e non con gli uomini. Il suo (quello di avere nel suo DNA il corredo cromosomico XY) è un "difetto genetico che può conferirle un vantaggio dal punto di vista delle performance sportive, legato al fatto che possiede il cromosoma Y, che può favorire lo sviluppo di caratteristiche sessuali secondarie, come la massa muscolare, in senso più maschile", come ci spiega il Professor Maurizio Genuardi, Ordinario di Genetica Medica all'Università Cattolica di Roma (L'HuffPost)

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