Geolier contro gli hater: “Sul terremoto non sto zitto”

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INTERNO

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4, con epicentro nei Campi Flegrei, ha scosso Napoli nella notte del 13 marzo, costringendo molti residenti a lasciare le proprie case e riversarsi in strada. La durata prolungata del sisma, avvertito distintamente anche nel capoluogo partenopeo, ha generato paura e preoccupazione, ma non solo. I social network, come spesso accade in situazioni simili, sono diventati terreno fertile per commenti insensibili e provocatori, che hanno spinto il rapper napoletano Geolier a prendere posizione con toni duri e senza mezzi termini.

«Non posso leggere commenti del tipo “speriamo che accada presto” o altre battutacce simili sul terremoto restando in silenzio», ha scritto il cantante, che da pochi mesi vive a Pozzuoli, nella sua nuova villa con vista su Nisida. Geolier, noto per la sua schiettezza, ha rivolto un appello diretto a chi, nascosto dietro lo schermo di un telefono, si permette di ridicolizzare una situazione già delicata: «Imparate il silenzio, qui c’è gente che ha perso la casa». Le sue parole, cariche di indignazione, hanno fatto il giro del web, riaccendendo il dibattito sul ruolo dei social media in momenti di crisi collettive.

Intanto, le istituzioni locali si sono mosse per valutare i danni e garantire la sicurezza. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha effettuato un sopralluogo presso la scuola Madonna Assunta e la succursale del liceo Rossini, accompagnato dall’assessore Cosenza e da un team di ingegneri. Le verifiche hanno escluso danni strutturali, limitandosi a lesioni superficiali che, secondo quanto annunciato, saranno riparate in tempi rapidi per consentire la riapertura degli istituti già lunedì.

Sul fronte politico, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato la necessità di un intervento straordinario da parte del Governo nazionale. «Noi approveremo una dichiarazione per la mobilitazione generale», ha dichiarato, precisando che non si tratta di uno stato di allarme, ma di una richiesta di supporto alla Protezione Civile per far fronte ai costi aggiuntivi legati alle verifiche di agibilità degli edifici. «Occorrono tecnici e risorse», ha aggiunto, evidenziando come l’evento sismico abbia ulteriormente aggravato le difficoltà economiche delle famiglie della zona.