Scoperto nel Pacifico il corallo più grande del mondo (che si vede persino dallo spazio)
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dalla superficie sembrava un relitto, dimenticato da tempo sul fondo marino. Ma quando il direttore della fotografia Manu San Félix si è tuffato per dare un'occhiata più da vicino, è rimasto stupito nel trovarsi di fronte un enorme banco di coralli. Era l’ottobre del 2024 quando la squadra della spedizione Pristine Seas della National Geographic Society ha scoperto la più grande colonia di coralli del mondo nelle Isole Salomone, un arcipelago nel Pacifico sud-occidentale. (National Geographic Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il corallo è stato scoperto in un'area nota come "Tre Sorelle", nel sud-est delle Isole Salomone, da un team del National Geographic che partecipava a una spedizione scientifica nella regione. (Sky Tg24 )
Trovato il corallo più grande del mondo a largo nelle Isole Salomone, nell'oceano Pacifico. È largo 34 metri lungo 32 metri e può essere visto dallo spazio. Secondo i ricercatori cresce da più di 300 anni. (Fanpage.it)
Un enorme corallo, così grande da essere visibile dallo spazio, è stato scoperto al largo delle Isole Salomone, nel Pacifico meridionale. Misura circa 34 metri di lunghezza per 32 di larghezza, quasi il doppio della lunghezza di una balenottera azzurra. (greenMe.it)
Enric Sala, fondatore di Pristine Seas, ha sottolineato l’importanza della protezione di questi ecosistemi, minacciati dal riscaldamento globale e da attività umane. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Un gruppo di scienziati che lavorava a bordo di una nave da ricerca nell'Oceano Pacifico sud-occidentale, ha scoperto il corallo più grande del mondo: è largo 34 metri, lungo 32 metri e alto 5,5 metri, con una circonferenza di 183 metri. (SiViaggia)
Il corallo più grande mai registrato è stato trovato dagli scienziati nell’Oceano Pacifico sud-occidentale, nei pressi delle Isole Salomone. Questo esemplare è stato trovato in acque più profonde di alcune barriere coralline, il che potrebbe averlo protetto dalle temperature più elevate della superficie del mare. (Corriere della Sera)