Parlamento Ue contro Orban, insulti al leader ungherese e scontro in Aula

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Reggio TV ESTERI

Viktor Orban a Strasburgo è finito sotto un fuoco di fila di critiche, a volte ai limiti dell’insulto, per una mattinata intera. Il dibattito di ieri sugli obiettivi della presidenza ungherese del Consiglio Ue - rimandato da settembre alla prima plenaria di ottobre a causa delle inondazioni che hanno colpito l’Ungheria e l’Europa Centrale - si è trasformato, inevitabilmente visti i pessimi rapporti tra l’Aula e il governo ungherese, in una sorta di processo al leader di Fidesz, vera ‘bestia nera’ di quelle che lui chiama le “élite” della “bolla” bruxellese. (Reggio TV)

Su altri giornali

Il premier ungherese nella plenaria al Parlamento europeo (LAPRESSE)

"Chi mi accusa di corruzione come l'onorevole Freund, è lui il più corrotto, perché è pagato da Soros. Trovo assurdo che qui dobbiamo ascoltare tutti insieme Ilaria Salis, che aveva picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche a Budapest. (La Stampa)

L'atteso intervento del primo ministro ungherese Viktor Orbán a Strasburgo doveva essere l'occasione per delineare alcune priorità della presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione europea. A fronte di una tempesta di interventi critici, il primo ministro ungherese ha risposto punto per punto, su temi quali il sostegno all'Ucraina e i rapporti (stretti) dell'Ungheria con la Russia, le accuse di corruzione e la sua idea di famiglia tradizionale. (EuropaToday)

Left canta Bella ciao in Aula a Strasburgo, Metsola: Non siamo all'Eurovision, né alla casa di Carta

Alla fine è arrivato il giorno della resa dei conti anche per Ilaria Salis. L’eurodeputata della Sinistra proprio grazie all’elezione a Strasburgo a giugno ha potuto vedere scritta la parola fine all’incubo della detenzione in Ungheria. (Open)

Il primo ministro ha risposto: “Mi dispiace che questa propaganda di sinistra a a buon mercato sia stata offerta qui al parlamento”. Inoltre, ha sottolineato come una “picchiatrice” non possa parlare di diritti nella sede del Parlamento Ue: “Trovo assurdo che alla plenaria dobbiamo ascoltare un intervento sullo Stato di diritto dall'onorevole Salis che aveva picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche nelle strade dell'Ungheria”‚ ha concluso Orban tra gli applausi della folla. (Il Giornale d'Italia)

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev "Non siamo all'Eurovision, né alla casa di Carta". Così Roberta Metsola redarguisce i componenti di Left, che hanno cantato Bella ciao in Aula a Strasburgo, dopo l'intervento di Orban (Il Sole 24 ORE)