Due anni fa la tragedia della Marmolada. Il “corsivo” del presidente Padrin

Riportiamo l’intervento del presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, a due anni dal disastro della Marmolada (3 luglio 2022). È la montagna a comandare. Sempre. E servono attenzioni particolari, premure e impegno, spesso anche sacrifici e dedizione verso “i giganti di roccia”. Servono soprattutto uomini e donne che sappiano prendersene cura, che se ne occupino attivamente, provvedendo alle sue necessità. (News In Quota)

La notizia riportata su altri media

A due anni dal distacco del seracco di Punta Rocca in Marmolada, che provocò undici vittime e sette feriti, la ‘cicatrice’ sul ghiacciaio è ben visibile, nonostante la neve ancora presente. Alle 13.43 del 3 luglio 2022 precipitarono a valle circa 63.300 metri cubi di materiale ad una velocità di 50-80 metri al secondo, portando con sé roccia e detriti per circa 2,2 chilometri. (Ufficio Stampa)

– “Il 3 luglio è il giorno che ci fa rivivere il dolore e l’apprensione causati dalla tragedia della Marmolada. Ricordo le telefonate concitate, l’immediato intervento del SUEM 118 in un turbinio d’elicottero e di squadre del Soccorso Alpino, la presenza straordinaria dei Vigili del Fuoco, del SAGF della Guardia di Finanza, di tutti gli uomini delle forze dell’ordine e della Protezione Civile. (Bellunopress)

11 persone persero la vita, 7 rimasero ferite a causa del crollo di un seracco dal ghiacciaio, la cui cicatrice è ancora ben visibile a chiunque osservi quel versante della montagna. Sono trascorsi due anni dalla tragedia della Marmolada (Dolomiti Review)

“L’imprevedibile tragedia della Marmolada è riuscita a portare in modo crudo e violento all’attenzione della società civile e al mondo dell’alpinismo la realtà e gli effetti del cambiamento climatico anche alle alte quote. (la VOCE del TRENTINO)

MeteoWeb (MeteoWeb)

Due anni fa, domenica 3 luglio 2022, il crollo di un serraco dal ghiacciaio della Marmolada in prossimità di Punta Rocca provocò 11 vittime e 8 feriti. A due anni di distanza, il disastro è stato giudicato “imprevedibile”, la zona rossa è stata revocata e l'area è continuamente monitorata. (Geopop)