Gli Usa e il caso Sala: “Rilasciare immediatamente tutti i cittadini detenuti ingiustamente”

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La Stampa INTERNO

Washington. Washington è a conoscenza del caso di Cecilia Sala, e chiedono all’Iran di rilasciare tutti le persone detenute senza giusta causa. Lo si apprende da una nota divulgata da un portavoce di Foggy Bottom nella tarda serata del 27 dicembre (peraltro ripresa dall’Ansa), lo stesso giorno in cui c’è stata l’udienza preliminare del cittadino iraniano arrestato in Massachusetts, la cui detenzi… (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Spostandosi verso Ovest, a 4.500 chilometri, Mohammad Abedini Najafaldi, ricercatore, doppia-cittadinanza svizzera e iraniana, è detenuto nel carcere di Opera, a Milano: è stato arrestato a Malpensa, il 16 dicembre, dopo essere sceso da un volo proveniente da Istanbul. (ilmessaggero.it)

La pesante conferma arriva al Dipartimento di Stato americano, che collega ufficialmente l'arresto della 29enne giornalista italiana de Il Foglio e di Chora Media a quello del cittadino iraniano Mohammad Abedini-Najafabadi fermato a Malpensa lo scorso 16 dicembre su ordine d'arresto delle autorità americane. (Liberoquotidiano.it)

Iran, la diplomazia degli ostaggi e l'arresto di Cecilia Sala. Cosa sappiamo

Sala non è Salis. (ilmessaggero.it)

Non si fermano le voci secondo cui la vicenda della giornalista Cecilia Sala, arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre, potrebbe essere un nuovo caso di “diplomazia degli ostaggi”. La pratica consiste nell’arresto arbitrario (o comunque con motivi deboli) di cittadini stranieri da parte dell’Iran, per poi utilizzarli come leva per ottenere favori da parte degli Stati di nazionalità dei fermati oppure per arrivare alla liberazione di detenuti iraniani all’estero. (Sky Tg24 )