Perché è del tutto inutile cercare di identificare il paesaggio della Gioconda

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

A cadenza quasi annuale arrivano i soliti solutori di enigmi che ritengono di aver identificato il paesaggio della Gioconda. Ma questa operazione, fatta sempre da studiosi improvvisati che immancabilmente ambientano la Gioconda dalle loro parti, è del tutto inutile. Vi spieghiamo per bene perché. Tornano all’attacco i cercatori di paesaggi della Gioconda: non esiste quadro al mondo che, negli anni, abbia cambiato più location, come si suol dire. (Finestre sull'Arte)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dopo le rivelazioni, qualche mese fa, del ricercatore francese Pascal Cotte secondo il quale alle spalle della nobildonna si cela la Torre di Caprona, nel Pisano, ora un altro dei suoi tanti misteri sarebbe svelato: è il ponte Romito di Laterina, in provincia di Arezzo, quello che Leonardo da Vinci dipinse in bella vista nel paesaggio sulla destra della tela. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

È uno degli argomenti più dibattuti nel corso degli anni dagli storici dell’arte: dove è ambientata la Gioconda di Leonardo? In particolare gli studiosi si sono concentrati sul ponte ritratto alle spalle della Monna Lisa, una delle opere pittoriche più celebri e ammirate al mondo. (greenMe.it)

A riportare la notizia è il sindaco Simona Neri che, insieme al Vice Sindaco Andrea Sordini, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione di quella che è ritenuta una grande scoperta. (Valdarnopost)

Una ricerca coordinata da Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, già autore di altri studi sul enigmatico ritratto, avanza una nuova ipotesi su un mistero che negli anni ha alimentato innumerevoli dispute. (ilmessaggero.it)

Questa l'ultima scoperta emersa dalla ricerca del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali. A coordinarla il presidente Silvano Vinceti, già autore di altri studi sul misterioso ritratto del 1503, in collaborazione con l'associazione culturale La Rocca. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Un mistero, come il sorriso enigmatico di Monna Lisa, che da decenni appassiona gli studiosi locali e non, convinti una volta sì e l’altra pure, di aver individuato finalmente il ponte dipinto dal Genio. (LA NAZIONE)