F1 | Ferrari, non solo gestione gomma: cosa c'è dietro la doppietta

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Motorsport.com - IT SPORT

Dopo alcuni appuntamenti convincenti sul piano delle prestazioni, alla vigilia del GP degli Stati Uniti si era parlato di “esame Austin” per Ferrari, non solo perché il tracciato statunitense è uno dei più completi dell’intero calendario, ma anche perché il Cavallino era alla ricerca di conferme sulla bontà delle novità portate da Monza in poi anche su tracciati potenzialmente meno favorevoli alle caratteristiche della SF-24. (Motorsport.com - IT)

Su altri giornali

La squadra di Maranello sta lavorando per adeguare la SF-24 alle caratteristiche del circuito dedicato agli Hermanos Rodríguez. La Ferrari dopo la strepitosa doppietta di Austin guarda con grande fiducia anche al GP del Messico. (Motorsport.com - IT)

La Ferrari è stata protagonista assoluta del weekend di Austin, terminando la gara in prima e seconda posizione, con Charles Leclerc e Carlos Sainz. Un successo che, sulla carta, è tutt'altro che impossibile; ma la Rossa dovrà prestare massima attenzione a un fattore fondamentale... (Formula1 Web Magazine)

La perentoria doppietta della Ferrari a Austin, non solo apre scenari concreti nella lotta per il titolo costruttori, ma conferma la bontà degli aggiornamenti introdotti tra Monza e Singapore, come correttivi dei problemi che erano, per contro, emersi dopo l’introduzione degli aggiornamenti in Spagna che avevano reso la vettura instabile, imprevedibile nel comportamento nei lunghi curvoni veloci, ma soprattutto indotto il porpoising (sobbalzi), che ne aveva fortemente limitato le prestazioni. (La Gazzetta dello Sport)

Si può fare: la rincorsa Ferrari al titolo costruttori, 5 gare per la rimonta

"Tra Monza, Baku e Singapore abbiamo fatto progressi significativi, ma si trattava di tracciati particolari," ha spiegato Vasseur, ammettendo che i risultati ottenuti su questi circuiti potrebbero non riflettere pienamente le prestazioni della vettura su piste più convenzionali. (F1-News.eu)

Sono passati sedici anni, ci siamo giocati una generazione e adesso eccoci qua. Chi si ricorda Kimi Raikkonen e Felipe Massa? Magari non tutti: eppure, il finlandese e il brasiliano, amati dai tifosi, ma meno dagli addetti ai lavori e ai livori non di rado incompetenti, sì, dicevo, il finlandese e il brasiliano sono stati gli ultimi piloti Ferrari a regalare un titolo mondiale alla azienda del Cavallino. (Quotidiano Sportivo)

La doppietta dei cowboys a Austin, con l’aggiunta del risultato della sprint race, vale 55 punti per Maranello (30 Leclerc, 25 Sainz). Un bottino record nella storia della Scuderia e che incoraggia a credere nella scalata della classifica a squadre che manca dal 2008: la McLaren in testa è a … (la Repubblica)