"Pier Silvio non deve entrare in politica". La clamorosa indiscrezione: chi ferma il figlio di Berlusconi
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Pubblicato il 12/08/2023 13:56 > > > Gli autovelox? Nessuna prevenzione, solo cassa Infine, Marina avrebbe ricordato a Pier Silvio i tanti attacchi ai quali si era esposto il padre al momento di entrare in politica. Avversari politici, stampa, magistratura. Un richiamo alla prudenza a tutto tondo, insomma. Non resta che aspettare qualche giorno per capire se avrà sortito gli effetti sperati. Ti potrebbe interessare anche: “Indesiderabile…”. (Il Paragone)
Se ne è parlato anche su altri media
Piersilvio, dicono alcuni rumors, «sarebbe tentato», anche se combattuto dall'eventuale doppio impegno tra Mediaset (sempre più orientata sull'espansione europea dopo la trasformazione in Mfe) e Forza Italia. (ilmessaggero.it)
Nell'edizione odierna di Libero è stato realizzato un approfondimento su Pier Silvio Berlusconi e sul suo futuro. Futuro che coinvolge anche quello del Monza Calcio. Ecco nello specifico il contenuto dell'analisi: (Monza-News)
SABAUDIA – “Il Congresso di Forza Italia si svolgerà a febbraio”. (Lunanotizie)
Dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi e la recente rivoluzione in casa Mediaset da parte del figlio Pier Silvio, quest'ultimo sta avendo un'esposizione mediatica difficilmente vista prima: dall'incontro con i giornalisti post presentazione dei palinsesti, alla più recente comparsata al Brianteo per Monza-Milan, dedicato al papà, si è parlato insistentemente di una discesa in campo di Pier Silvio in Forza Italia, ipotesi che a questo punto sembra davvero sul tavolo. (leggo.it)
Tutto è partito da un sondaggio estivo: il 68 per cento degli elettori di Forza Italia vorrebbe come leader Pier Silvio Berlusconi. L'ultimo test in occasione (Secolo d'Italia)
E se Pier Silvio Berlusconi accettasse davvero l’eredità politica del padre? Un indizio c’è: la visibilità che le reti Mediaset hanno dato al sondaggio Winpoll che vede il 66 per cento degli elettori di Forza Italia favorevoli a questa possibilità come il 53 per cento di Fratelli d’Italia e il 44 per cento dei leghisti. (ilmattino.it)