Afghanistan, quattro calciatrici di Herat atterrate a Fiumicino
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Lo rende noto l’ong Cospe, che ha seguito tutte le fasi insieme alle autorità italiane attive sul posto.
Insieme alle giocatrici, sono sbarcati l'allenatore e i familiari tra cui alcuni bimbi, per un totale di 15 persone.
Altre ancora erano emigrate in Iran ben prima dell'occupazione di Kabul da parte dei talebani
Ci sono anche quattro calciatrici della squadra femminile di Herat tra le persone sbarcate questa mattina all'aeroporto di Fiumicino (Roma) dopo l’evacuazione da Kabul. (Sky Tg24 )
Su altri giornali
«Il nostro Centro per la prevenzione del tumore al seno di Herat in Afghanistan oggi non c’è più. Resta una grande angoscia per tutte coloro che sono rimaste a Herat e nel Paese e che non potranno più accedere al centro e alle cure mediche (Io Donna)
“Fino a un mese fa ero la responsabile del centro, mi occupavo delle mammografie e dei tumori al seno", racconta infatti a La Stampa una delle dottoresse, "Ora non c’è più nessuno che lo faccia. Photo credit: HOSHANG HASHIMI - Getty Images. (Yahoo Finanza)
La dottoressa da pochi giorni ha trovato rifugio in Italia con la sua famiglia. di Francesco Lommi. “Mi rivolgo alla comunità internazionale e alla politica, chiedendo loro di non dimenticare e abbandonare il nostro paese, l’Afghanistan, e di intervenire”. (Luce)
I talebani, infatti, sono entrati in possesso dei database dell’NDS, l’intelligence afghana, in cui sono custodite le informazioni su chiunque Questo antico proverbio, che ha caratterizzato da sempre la cultura e la mentalità in Afghanistan, oggi non vale più per la popolazione in fuga dai talebani. (Difesa e Sicurezza)
"Il nostro Centro per la diagnosi del tumore al seno di Herat, in Afghanistan, non c’è più. Ancora una volta a patire le conseguenze sono le donne: al centro accedevano gratuitamente circa mille donne l’anno e dal 2013, anno in cui è stato istituito, sono state esaminate circa 9.300 pazienti. (Elle)
“Fino a un mese fa ero la responsabile del centro, mi occupavo delle mammografie e dei tumori al seno", racconta infatti a La Stampa una delle dottoresse, "Ora non c’è più nessuno che lo faccia. Fortunatamente sono state tutte evacuate dal Paese e messe in salvo con le loro famiglie, ma oggi ad Herat non c'è più nessuno che si occupi di tumori al seno. (Yahoo Finanza)