Omicidio Milano, convalidato fermo e disposto carcere per 28enne
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(v: 'Il domestico ucciso, 'ho dormito...' delle 19.29 MILANO, 23 APR - Il gip di Milano Domenico Santoro ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Dawda Bandeh, il 28enne di origini gambiane fermato la sera di Pasqua all'interno di una villa di via Randaccio con l'accusa di avere strangolato Angelito Acob Manansala, il collaboratore domestico dei proprietari di casa. Il giudice nel provvedimento, notificato nel tardo pomeriggio, ha ritenuto che per la dinamica e la gravità dei fatti riscostruiti dalle indagini, sussistano i gravi indizi. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre testate
Milano – Non è una versione dei fatti convincente quella fornita da Dawda Bandeh, il gambiano di 28 anni arrestato con l’accusa di aver ucciso Angelito Acob Manansala, collaboratore domestico trovato senza vita in un’abitazione di via Randaccio a Milano il 20 aprile. (Il Giorno)
Il gip ha disposto il carcere per il giovane di origini gambiane, fermato con l'accusa di aver strangolato un 61enne. Era stato rilasciato poche ore prima dai carabinieri per un altro tentativo di furto (Open)
Questione di minuti, di orari. Domenica mattina, giorno di Pasqua, 8.08: il presunto assassino esce dalla caserma di via Vincenzo Monti con in tasca una denuncia per violazione di domicilio dopo essere stato sorpreso su un balcone al sesto piano di una casa in via Gioia. (la Repubblica)

Il gip di Milano Domenico Santoro ha convalidato il fermo e disposto il carcere. Nel provvedimento, ha ritenuto che per la dinamica e la gravità dei Secondo la ricostruzione, Dawda Bandeh è rimasto all'interno della villa per dieci ore dopo aver aggredito Acob Mansala. (RaiNews)
Durante il suo interrogatorio, Dawda Bandeh, il 28enne gambiano fermato la sera di Pasqua all'interno di una villa di via Randaccio – pieno centro di Milano – con l'accusa di avere strangolato il collaboratore domestico dei proprietari di casa, non ha ammesso nulla ma si è trincerato dietro a molti “non so, non ricordo, non so rispondere”. (la Repubblica)
Dawda Bandeh, 28 anni, in carcere per l’omicidio del collaboratore domestico Acob Angelito Manansala, si è mosso con “destrezza”, si è cambiato i vestiti dopo l’omicidio, è uscito e rientrato dalla casa di via Randaccio, pieno centro di Milano, dove s’era intrufo… (la Repubblica)