Covid: allo studio un vaccino contro tutte le varianti
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È attualmente in fase di studio un vaccino pan-coronavirus contro il Sars-Cov-2 e tutte le sue varianti.
Si tratterebbe di vaccini di ultima generazione, che garantirebbero una protezione efficace contro le mutazioni del Covid.
Espandendo le cellule T preesistenti, tali vaccini potrebbero aiutare a fermare il virus nelle sue tracce in una fase molto precoce”
Il risultato si otterrebbe progettando dei sieri in gradi di attivare le cellule T , ovvero quelle della memoria immunitaria, così da attaccare le cellule infette e spegnere il Covid sin dall’inizio. (Corriere dello Sport.it)
La notizia riportata su altri media
Agendo su questi bersagli, dunque, la nuova tipologia di vaccino potrebbe essere utile per proteggerci anche da altri coronavirus. E ora gli scienziati vogliono mettere a punto una nuova generazione di vaccini, come scrivono nelle conclusioni, che agiscano su questo meccanismo (Wired Italia)
Infatti, altri studi condotti utilizzando le stesse molecole in soggetti più gravi hanno confermato la loro validità nel migliorare la prognosi della malattia. In entrambi i casi si tratta di due importanti comunicazione che permettono in prospettiva di migliorare l’armamentario terapeutico per contrastare ancor più efficacemente la malattia COVID-19 (La Stampa)
È l’ennesima prova di che cosa oggi la «macchina della scienza» riesca a produrre in tempi una volta impensabili. di Luigi Ripamonti. (Corriere della Sera)
Infatti, altri studi condotti utilizzando le stesse molecole in soggetti più gravi hanno confermato la loro validità nel migliorare la prognosi della malattia. Poiché si tratta di uno studio molto importante anche per le ricadute sull’eventuale somministrazione della 3° dose, si rimanda per un approfondimento al commento presente nel report. (La Stampa)
Grazie agli studi dei ricercatori di tutto il mondo, oggi finalmente ci si può proteggere con i vaccini e anche con gli anticorpi monoclonali. I risultati di fase 3 sembrano molto promettenti, l’efficacia sarebbe comparabile a quelli a mRna (ossia Pfizer e Moderna). (Il Messaggero)
Gli scienziati sottolineano quindi che i nuovi farmaci dovrebbero concentrarsi sulle proteine che il patogeno utilizza per replicarsi. «Ristoranti solo per vaccinati». Un decimo dei volontari regolarmente negativi aveva sviluppato cellule T, in grado di riconoscere il coronavirus, a prescindere dalla versione in cui si presenta, e di rimanere attive. (ilmessaggero.it)